di S.F.
Reperibilità telefonica h24 di un operatore, immediata accoglienza e tutela e vigilanza educativa. Sono alcuni dei ‘compiti’ relativi ad una procedura negoziata avviata dal Comune di Terni con base d’asta da 510 mila euro: si tratta di un appalto per l’affidamento del servizio di ‘pronto intervento sociale’ riguardante i minorenni, compresi quelli stranieri non accompagnati che si trovano in un contesto di emergenza e bisogno di ospitalità. L’impugnazione di spesa per ora è di poco superiore ai 300 mila euro per il periodo 1 gennaio 2023/28 febbraio 2024. Il resto è per l’eventuale rinnovo.

Bisogni primari
Il servizio prevede anche il soddisfacimento dei bisogni primari (alloggio, vitto, accompagnamento nei presidi sanitari e in questura), affiancamento nello svolgimento delle attività quotidiane e raccordo con il servizio sociale professionale per il periodo transitorio verso una collocazione residenziale. Per i primi quattordici mesi il valore indicato è di 314 mila euro che, considerando l’opzione di rinnovo, sale ai già citati 510 mila euro. L’intervento è basato su sei minori ed un costo presunto giornalieri da 110,66 euro. «Le crescenti criticità collegate al massiccio arrivo dei Msna, hanno promosso da parte dell’Ente locale la richiesta di un confronto inter-istituzionale con gli uffici della prefettura di Terni e della questura, alla presenza del procuratore capo della procura minorile presso il tribunale per i minorenni dell’Umbria», viene specificato.
L’urgenza
Dalla direzione welfare – la dirigente è Donatella Accardo, la responsabile del procedimento Erminia Bonini – viene puntualizzata «l’urgenza e la necessità di provvedere all’acquisizione di un servizio di pronto intervento sociale rivolto ai minori ed, in particolare ai mnsa». Dovrà essere svolto nel territorio comunale di Terni e la scelta ci sarà sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Previste attività di monitoraggio con specifiche riunioni tecniche tra la ditta aggiudicataria e palazzo Spada.