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Docenti precarie e precari hanno partecipato giovedì mattina al presidio indetto dai Cobas scuola di Terni, sotto la sede dell’Ufficio scolastico di via Saffi, contro «il mercato dei titoli» e l’algoritmo «cannibale» delle graduatorie, che – hanno spiegato – «attacca i diritti acquisiti col servizio e crea una sequela di scavalcamenti ed errori nell’assegnazione degli incarichi». La manifestazione – che si collega alle mobilitazioni nazionali promosse dal movimento Esp, dai Cobas scuola dal sindacalismo di base e dagli autorganizzati – ha rivendicato «la necessità di tornare alle convocazioni in presenza e la garanzia di tutelare i diritti acquisiti e la professionalità di tanti precari storici che, nonostante da anni garantiscano la regolare apertura dell’anno scolastico e il funzionamento della scuola pubblica, quest’anno sono senza incarico e vengono scavalcati da colleghi senza esperienza didattica». Una delegazione di precarie è stata accolta dalla dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Terni, Gilda Giancipoli, a cui sono state esposte e affrontate le criticità del meccanismo di nomina e «i numerosi errori e scavalcamenti di graduatoria generati dall’algoritmo». I Cobas della scuola ribadiscono «la necessità di immediata risoluzione delle aberranti anomalie create dall’algoritmo ‘cannibale’ che depenna ingiustamente o lascia senza incarico docenti precari ‘storici’, formati a loro spese e con lunga esperienza lavorativa; di nominare attraverso convocazioni in presenza e non tramite algoritmo; del contrasto alla logica mercantile per cui «insegna chi paga e si compra titoli spazzatura».