di S.F.
C’è chi aveva parlato di una possibile e più che improbabile musealizzazione in ottica futura o addirittura – senza ricordare troppo le infinite polemiche nella discussione su vincoli culturali, soprintendenza e quant’altro – una sorta di restyling. In tutto ciò resta una certezza: la passerella Telfer da quasi 80 metri e oltre 100 tonnellate di peso, smontata nell’autunno 2018 con uno dei primi atti rilevanti dell’attuale amministrazione datato 26 settembre, dopo quattro anni è ancora adagiata a lato della strada Valnerina. Non era uno spettacolo prima e non lo è ora, chiaro, seppur parzialmente nascosta da ciò che resta dell’ex stabilimento elettrochimico di Papigno (anche questo non proprio un bel vedere, c’è inoltre chi ha lasciato rifiuti qua e là nel segno dell’inciviltà). Specie considerando che si trova lungo un’arteria di accesso al principale sito turistico regionale. L’approvazione originaria del progetto di smontaggio era del 2010, poi man mano si è arrivati a quasi un decennio dopo tra contestazioni, critiche e ricorsi. Difficile pensare che si sposterà da lì a stretto giro. Anche perché – al netto del vincolo – per farlo servirebbero un bel po’ di fondi e soprattutto una location adeguata.
IL CONTO FINALE DA OLTRE 230 MILA EURO
L’ESPOSTO ALLA PROCURA
LA BAGARRE POLITICA
ESPOSTO, VINCOLI E REPLICHE NEL 2019
