Su Piazza San Giovanni Decollato, sul suo stato attuale, su quello che c’è sotto e su quello che bisognerebbe fare, nasce una polemica. Con il consigliere comunale di minoranza, Enrico Melasecche, che chiede di intervenire.
Il parcheggio Melasecche ricorda che «in occasione degli scavi per la realizzazione ad iniziativa privata su area pubblica del parcheggio interrato in piazza San Giovanni Decollato, emerse l’esistenza, al secondo piano interrato, delle fondazioni di un tempio romano costituite da blocchi di travertino di notevoli dimensioni posti in forma circolare, in parte rimasti sotto l’edificio ex Poste dell’architettoBazzani» e che «il ministero ai beni culturali, dopo aver bloccato i lavori, decise di acquisire in proprietà l’intero secondo interrato, riducendo l’intervento privato del parcheggio al solo primo piano, con l’intenzione di rendere fruibile tale sito, arricchendolo con un progetto specifico».
Tempo perso Il consigliere comunale di opposizione, poi, attacca: «A distanza di circa sedici anni, nonostante periodiche sollecitazioni sulla stampa anche del sottoscritto, né il ministero, tramite la soprintendenza archeologica regionale, né il Comune di Terni si sono preoccupati di far vivere quel luogo che da moltissimi anni si trova nel più totale abbandono, con la scala scoperta ricettacolo di immondizia e con le opere che, a suo tempo realizzate, senza la minima manutenzione, costituiscono uno spettacolo deprimente, in pieno centro».
Il concorso Per la piazza, dice ancora Melasecche, «sono stati presentati progetti, non si sa base ad iniziativa di chi, per l’arredo della piazza, normalmente piena di autoveicoli in sosta ad onta del divieto di parcheggio che nessuno fa rispettare, ma apparivano quasi tutti o tutti totalmente scollegati da quel contesto storico, architettonico ed archeologico, da apparire frutto di una certa improvvisazione e leggerezza o comunque conseguenza di un bando congegnato senza uno studio rigoroso e preventivo che fissasse alcuni parametri entro i quali lavorare».
Le iniziative Secondo il consigliere di minoranza, comunque, «occorre fare in modo che il Comune, trascorsi ormai oltre tre lustri, si decida ad affrontare il problema della sistemazione definitiva di quell’angolo del centro storico, sollecitando il ministero ad intervenire sul piano interrato di proprietà, valorizzandolo con una impiantistica adeguata, con pannelli didascalici, arricchendolo eventualmente con ulteriori reperti che possano incentivare l’interesse di visitatori e scolaresche, giustificando anche quell’investimento di una certa rilevanza per renderlo fruibile a scolaresche, turisti e cittadini».
La valorizzazione Lo stesso Comune, insiste Melasecche, «deve ormai decidere cosa fare di quella piazza, evitando di ripetere lo scempio di piazza dell’Olmo e che sarebbe viceversa opportuno valorizzare la piazza con strutture leggere e pannelli informativi che richiamino l’attenzione di cittadini e visitatori sulla storia della città, sulla esistenza al di sotto di reperti della Terni romana, realizzando quindi un’antenna facente parte di un percorso turistico culturale che si snodi in città ed inviti a visitarla e conoscerla meglio da parte degli stessi ternani»..