Un ‘lavoro’ da veri professionisti del crimine, ancorché fortunati visto che la Volante è giunta sul posto nel giro di pochi istanti. Ma dei due rapinatori – forse ‘aiutati’ da un terzo, palo, all’esterno – non c’era già più traccia. ‘Colpo’ al Monte dei Paschi di Siena di Lungonera Savoia, antistante ponte Romano a Terni, nel primissimo pomeriggio di venerdì.
Il ‘colpo’
In due, a volto coperto e armati di taglierino – probabilmente italiani e con accento meridionale – sono entrati dal retro della banca, dove avevano precedentemente tagliato un vetro, mettendo le mani su un ricco bottino: i circa 130 mila euro che il personale dell’istituto di credito stava per caricare nello sportello automatico Bancomat, appena dopo l’orario – le 13.40 – di chiusura.
«Ora restate qui 5 minuti»
I due soggetti, a cui sarebbero bastati un paio di minuti per mettere a segno la rapina, hanno chiuso i dipendenti presenti nell’ufficio – cinque/sei persone, direttrice compresa – in un bagno, chiarendo subito: «Ora restate qui per cinque minuti, dopodiché potrete uscire». Poi hanno asportato le banconote destinate agli utenti del weekend. E sono fuggiti dalla scena, passando sempre dal vetro asportato sul retro della banca, adiacente il palazzo dell’Inail.
‘Colpo’ da maestri
Secondo una prima ricostruzione la banda, decisamente esperta, avrebbe precedentemente tagliato il vetro in questione – forse nella notte o comunque poche ore prima del ‘colpo’ -, fissandolo poi con del nastro adesivo e utilizzando una ventosa per asportarlo al momento giusto. Nessuno dei dipendenti presenti durante ‘l’assalto’ si è fatto male. Altri, fra quelli che non sono stati chiusi nel bagno, si trovavano al piano superiore della filiale ma la rapina è stata talmente veloce che non c’è stato neppure il tempo di dare l’allarme. Cosa avvenuta una volta che i malviventi erano già spariti dalla scena, ed alcuni impiegati sono usciti all’esterno dall’ingresso principale, in strada.
Indagini
Oltre alla squadra Volante, intervenuta in prima battuta, sul posto si sono portati gli agenti della squadra Mobile di Terni – con il dirigente Davide Caldarozzi – e della polizia Scientifica per i rilievi da cui estrarre dettagli utili all’indagine che potrebbero giungere anche da alcune telecamere presenti in zona. Intanto è caccia alla banda.
