di Luca Solano, Massimiliano Ferrante e Sergio Sabatini
Filcams Cgil Terni, Uiltucs Umbria e Fisascat Cisl
Come segreterie di Filcams, Fisascat e Uiltucs Abbiamo atteso alcuni giorni prima di commentare le parole del sindaco rispetto all’annuncio del nuovo bando della refezione scolastica del Comune di Terni, in cui abbiamo appreso della volontà , purtroppo non concretizzata, di reinternalizzare un servizio storicamente in appalto.
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Condividiamo che questa eventuale reinternalizzazione avrebbe migliorato la qualità del servizio usufruito dai ragazzi e dai bambini, e lo avrebbe fatto perseguendo lo strumento del miglioramento della qualità del lavoro.
Come segreterie ci corre d’obbligo chiarire è che non vi è alcuna correlazione tra quanto dichiarato dal sindaco sulle porzioni e la qualità del cibo e l’impegno profuso dalle lavoratrici che sono oggi impegnate nel servizio, lavoratrici che in questi anni hanno messo il massimo dell’abnegazione nell’attività svolta.
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Lavoratrici che in alcuni casi fanno 15 ore alla settimana, con retribuzioni molto basse, che hanno la sospensione dell’attività lavorativa nel periodo estivo senza alcun sostegno economico, e che dopo la ripresa delle attività successiva alla pandemia hanno dovuto far fronte a interruzioni delle attività continue senza l’apertura di nessun ammortizzatore.
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Quel centesimo risparmiato sul lavoro che il sindaco richiamava è stato ed è ancora oggi, e lo sarà in futuro, un sacrificio che viene fatto pagare alle lavoratrici, spesso determinante per le stesse e la loro sopravvivenza.
Quello che ci aspettavamo dalla giunta era un’attenzione maggiore per queste lavoratrici che sono state abbandonate dalle istituzioni, in primo luogo dal governo nazionale, che non ha rifinanziato la misura dell’indennità part time verticale ciclico, togliendo ogni possibilità di richiedere sostegni economici per il periodo estivo.
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Sarebbe stato auspicabile fare una contrattazione di anticipo nell’appalto in questione, (trattandosi di un appalto ad altà intensità di manodopera), cercando di risolvere le tante criticità che affliggono queste lavoratrici, compreso il rapporto addetti bambini (da sempre sottodimensionato), oppure soluzioni per superare o quantomeno attenuare la problematica della sospensione, perché siamo sicuri che anche attraverso lo strumento del miglioramento dele condizioni di lavoro si sarebbe potuto migliorare la qualità del servizio. Auspichiamo un confronto nel merito per ragionare sui possibili interventi da mettere in campo per superare le criticità del lavoro nei periodi di sospensione.
Nel pomeriggio arriva la replica del Comune
dell’assessore Viviana Altamura
Per quanto riguardo la prossima gara per la concessione della ristorazione scolastica del Comune la reinternalizzazione del servizio è stata valutata, ma richiede la disponibilità e la programmazione di risorse economiche, strumentali e umane che allo stato attuale non sono in possesso della stazione appaltante.
Non è possibile inoltre fare valutazioni solo su una conferenza stampa o su alcune dichiarazioni, considerato che gli atti di gara non sono stati ancora pubblicati. Nessun riferimento peraltro è stato fatto sul servizio svolto dalle addette, che si intende ringraziare per l’impegno profuso, in modo valido e puntuale, a favore dei bambini, degli alunni e degli studenti che usufruiscono del servizio di ristorazione.
La clausola sociale inserita nei documenti di gara inoltre garantisce il riassorbimento del personale addetto, sempre ai sensi di legge. Riguardo alla natura contrattuale delle prestazione degli addetti al servizio, la norma prevede già in sede di gara che vengano applicati e rispettati i contratti collettivi di settore. Le stazioni appaltanti, come il Comune, hanno l’obbligo di verifica delle condizioni contrattuali, pertanto la giusta attenzione è stata posta nei confronti dei lavoratori, non potendo ovviamente intervenire lo stesso Comune in vicende contrattuali peraltro nazionali (di competenza del gestore del servizio), come non può essere prevista una contrattazione di anticipo nell’appalto, ovvero nella concessione, perché snaturata e inopportuna rispetto alle regole di scelta del miglior contraente, sempre ai sensi di legge.
Anche l’amministrazione comunale auspica che le criticità di questo ma anche di altri settori vengano superate nelle opportune sedi, ivi compresi i periodi estivi di sospensione del lavoro, laddove è noto che questa applicazione contrattuale è regolamentata a livello di contrattazione nazionale e applicata non solo nella ristorazione scolastica ma anche in altri servizi e in tutto il territorio nazionale. Problematiche o criticità che emergono sempre a mezzo stampa durante le fasi delicate e attenzionate di pubblicazione delle gare sono intempestive, non opportune e dovrebbero invece emergere durante l’ordinaria gestione, per evitare interferenze che incidono sulla sana e trasparente gestione della procedura di gara. Qualora vi fossero casi specifici di non applicazione di norme contrattuali o criticità di settore, il Comune è sempre disponibili alla verifica puntuale.