Terni, mense a scuola: la romagnola Gemos avanti fino al 2024

Via libera al rinnovo biennale dopo la scadenza dell’appalto quinquennale: la società è attiva in città dal 2017

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Recupero del periodo di sospensione di quattro mesi causa Covid, spostamento della scadenza dell’appalto quinquennale al 23 dicembre 2022 e, in chiusura, autorizzazione al rinnovo biennale con concessione in chiusura nel dicembre 2024. Sono i tre passaggi che riguardano la ristorazione scolastica di Terni e la società cooperativa Gemos di Faenza, attiva in città dall’anno 2017-2018. L’imputazione di spesa è da 200 mila euro.

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Il rinnovo

Niente gara per ora dunque, si procede – l’opzione era prevista dal contratto di concessione – con il rinnovo biennale. I cinque anni tuttavia scadranno tecnicamente a dicembre 2022: il virus consente di spostare il tutto al 23 dicembre 2022. Riguarda la produzione e la fornitura dei pasti per nidi d’infanzia comunali, primarie e secondarie di I grado della città. Palazzo Spada, in particolar modo la dirigente ad istruzione e welfare Donatella Accardo, si è attivata per sondare la società romagnola a maggio: richiesta di presentare formale disponibilità al rinnovo. Il sì è arrivato e dunque si procede. Da ricordare che nel 2017 ci furono notevoli polemiche – con Tar di mezzo – per l’aggiudicazione.

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