di S.F.
L’obiettivo è di rilievo e vale un quadro economico da 2,3 milioni di euro. Se e in che tempi si farà lo vedremo, fatto che sta che la Provincia di Terni ha chiuso e aggiudicato il concorso di progettazione per la riqualificazione/rifunzionalizzazione dell’ex fonderia didattica dell’Itt di Terni: il migliore è risultato lo studio professionale legato all’ingegnere Salvatore Peluso di Cagliari. Secondo un architetto di Pontecagnano Faiano (Salerno), terzo un raggruppamento temporaneo di professionisti di Roma.
La storia e l’obiettivo
Si tratta di uno spazio con superficie di circa 570 metri quadrati ed altezza di oltre 11 metri con volume lordo di 6.400 metri cubi. «Presso l’allora istituto tecnico industriale di Terni in viale Brin (oggi Itt) intorno al 1959 è stata inaugurata la fonderia didattica a servizio dei corsi di metallurgia», si legge negli atti. «Questa struttura che ha garantito la formazione del settore per molti anni, per effetto di una riforma ministeriale che ha soppresso il corso di metallurgia non è più in uso da un trentennio». L’edificio di architettura industriale in cemento armato è in abbandono ma ha comunque conservato appieno la sua configurazione originaria. Ora si vuole riqualificarlo per un utilizzo coerente con l’uso scolastico.
Cosa fare?
Bene, ma cosa è previsto? Si parla di adeguamento strutturale, ristrutturazione degli spazi interni per dare «nuovamente lettura al ciclo produttivo che si sviluppava nella fonderia con il mantenimento di tutte le attrezzature e una proposta di musealizzazione che comprenda tutta l’attività storicamente espressa dall’istituto». Poi ulteriori ambiti di servizio e supporto a valenza polifunzionale. Partita complessa: la stima per l’operazione è da 2,3 milioni di euro, dei quali 1,7 milioni solo per i lavori. Per ora c’è l’aggiudicazione del concorso.