Terni, rocce Cesi: nuovi lavori in vista

Pericolosità idrogeologica e consolidamento pendici: approvato il progetto esecutivo da oltre 300 mila euro. È il X ° stralcio dell’opera iniziata nel 1988

Condividi questo articolo su

di S.F.

La riduzione della pericolosità idrogeologica e il consolidamento delle pendici rocciose con realizzazione di opere a protezione della frazione di Cesi, a Terni. Negli ultimi decenni non sono mancati episodi di caduta massi e dal 1988 si sono sviluppate diverse procedure per ridurre al minimo il rischio: l’investimento complessivo per i lavori ha superato i 2,5 milioni di euro ed a trentadue anni di distanza c’è ancora da completare il tutto. In tal senso negli ultimi giorni ci sono stati due passi in avanti per avviare il X° stralcio, quantomeno il I° lotto: l’approvazione del progetto esecutivo e l’indizione della conferenza di servizi decisoria per avere i nulla osta necessari.

L’area di intervento

Pericolo crolli 

Tutto nasce dal rilievo geostrutturale eseguito dal geologo Enrico Giorgetti – in collaborazione con Dario Andretta e Leonardo Budassi – nel 1988. Già all’epoca non era una novità che l’area presentasse dei problemi di carattere idrogeologico: «I rilievi montuosi che delimitano a nord la pianura ternana risultano costituiti da formazioni carbonatiche mesozoiche le quali, in alcune zone ed in particolare sulle pendici sovrastanti l’abitato di Cesi, sono soggette ad un continuo degrado dovuto alle azioni tettoniche, all’attività carsica, all’influenza della vegetazione e degli agenti esterni le quali singolarmente o in concomitanza hanno causato frane di crollo di volumetria considerevole», si legge nella relazione illustrativa dell’ultimo stralcio, il IX°, riguardante la zona di Sant’Onofrio (dove si verificò un distacco di rocce, corsa terminata di fronte al piazzale della chiesa). In tempi recenti fu nel 1987 che si registrò l’episodio più ‘invasivo’: un crollo di massi da 20-25 metri cubi di volumetria che distrusse filari di rete paramassi e alberi, con stop a pochi passi dall’istituto Peticca. La frequenza di simili avvenimenti non si è arrestata con il trascorrere degli anni e, in occasione delle opere per l’VIII° stralcio, alcuni blocchi litoidi si distaccarono.

EREMO SANT’ONOFRIO: «DIAMOGLI VALORE»

I lavori per l’VIII° stralcio

I nuovi lavori in arrivo. Via libera in extremis

Il progetto definitivo del consolidamento delle pendici rocciose del X° fu approvato nel giugno 2014 per oltre 1 milione di euro, poi aggiornato tre anni più tardi per un importo di 334 mila euro (I° lotto). L’iter è proseguito nel maggio 2019 con l’affidamento del servizio aerofotogrammetrico, geologico e geomeccanico di dettaglio per la conclusione dell’iter: ad occuparnese (21 mila euro) è stato il raggruppamento temporaneo di professionisti composto da Protea Ingegneria e Consulcad srl. Documentazione preparata e semaforo verde per la progettazione esecutiva giunta in extremis: il 7 aprile, ovvero ad un giorno dalla scadenza per non perdere il finanziamento Cipe.

L’eremo di Sant’Onofrio e le barriere paramassi

La conferenza di servizi e i vincoli

L’area di intervento del X° stralcio va dai 400 ai 500 metri e si trova sotto sul lato sinistro di Sant’Onofrio, vicino alla barriera paramassi posizionata negli anni ’80. Prima di procedere alla gara tuttavia c’è un ultimo step da concludere entro novanta giorni, la conferenza di servizi: è stata indetta dal dirigente Piero Giorgini giovedì con una missiva inviata alla Soprintendenza, alla Regione e all’Autorità di bacino distrettuale dell’appennino centrale visto che di mezzo ci sono un bel po’ di vincoli (idrogeologico, ambientale e paesaggistico), oltre al fatto che siamo in area Sic (Sito d’interesse naturalistico). Le società che dal 1988 sono entrate in azione per i lavori sono la Geognostica Umbra, la Tecnostrade, la Dolomiti Rocce, la Itesa e la Esseti: nella maggior parte casi è stato l’ingegnere Giorgio Tordelli a lavorare sui diversi progetti – non quello attuale – degli stralci.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli