Terni, aree critiche per rumore ambientale: centro, scuole e v. Rivo

Via libera all’adozione del piano d’azione dell’agglomerato della città: le priorità e gli interventi per la mitigazione

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di S.F.

Si chiama piano d’azione dell’agglomerato di Terni e riguarda l’elaborazione delle mappature acustiche e delle mappe strategiche utili ad individuare il livello di esposizione al rumore ambientale. Se ne è occupata la direzione ambiente del Comune con l’aiuto della Metexis srl: nella top ten dell’indice di priorità calcolato in base al superamento dei limiti e al numero delle persone coinvolte figurano molte scuole, ma anche il centro storico e via del Rivo.

Le prime 35 posizioni per l’indice Ip

Il censimento

Tutto nasce da una serie di passaggi precedenti: l’approvazione del piano comunale di classificazione acustica nel dicembre 2008, l’ndividuazione delle aree urbane di Perugia e Terni come ‘agglomerati’ da parte della Regione nel 2011 e, più indietro nel tempo, il decreto legislativo 194 del 2005 riguardante la determinazione del rumore ambientale. Da qui si è sviluppato il lavoro che ha visto coinvolti in prima battuta il dirigente Paolo Grigioni e l’ingegnere – il Rup – Marta Frittella in collaborazione con la Metexis: sono stati censiti gli edifici sensibili (scuole, ospedali, case di cura ecc., ma anche aree residenziali), identificati i vari superamenti dei limiti e pianificati gli interventi per il risanamento acustico.

La seconda graduatoria per indice Cbi

Le aree più critiche per l’esposizione

La prima graduatoria con indice Ip classifica le aree critiche in funzione dell’esposizione al rumore calcolando i superamenti dei limiti, i soggetti coinvolti e l’entità dello sforamento: in questo caso nelle prime dieci posizioni ci sono il centro città, l‘Allievi-Sangallo’, il ‘Casagrande-Cesi’, il liceo ‘Donatelli’, il ‘Pertini’, l’Angeloni’, via del Rivo, il ‘Casagrande-Angeloni’, la ‘De Filis’ e il ‘Tacito’. In maggior misura scuole.

Il dirigente Paolo Grigioni

La seconda classifica e gli interventi

L’altro criterio utilizzato (Cbi) è propedeutico alla selezione delle migliori azioni di risanamento o mitigazione in base al rapporto costi/benefici. In questo caso si tratta di tutti istituti scolastici e gli interventi citati riguardano l’asfalto fonoassorbente, barriere antirumore e finestre fonoisolanti da installare sulla facciate degli edifici. In generale nel documento – firmato anche dagli ingegneri Samuele Schiavoni e Giorgio Baldinelli di Metexis – si parla anche del Piano urbano della mobilità sostenibile, delle piste ciclabili e del lavoro per ridurre la velocità dei veicoli su strada.

Marta Frittella

Il centro storico

Focus in particolare sull’area centrale di Terni: «Il numero considerevole di persone presenti – si legge – ed i superamenti acustici osservati attraverso la mappatura acustica hanno reso l’area del centro cittadino in prima posizione nella classifica di priorità. Un intervento su un’area così estesa richiede una riflessione più ampia e non basata esclusivamente su parametri acustici. Per tale area il Pums del Comune di Terni prevede una serie di interventi strutturali e di pianificazione volti in maggior parte alla riduzione dei mezzi di trasporto a motore privati in favore dell’uso di bicicletta e del trasporto pubblico locale. Tuttavia è necessario ricordare come il piano di risanamento acustico comunale sia solo uno dei piani attraverso i quali è possibile regolare lo sviluppo urbanistico ed infrastrutturale di un’area cittadina al fine di migliorare le condizioni di vita dei suoi abitanti». Valutata anche la situazione dell’ospedale ‘Santa Maria’.

Auto in coda in viale Brenta a Terni

L’ospedale

Per il ‘Santa Maria’ viene sottolineato che «i dati degli uffici tecnici del Comune hanno indicato come in tale struttura siano mediamente presenti 1.440 persone nel periodo diurno e 639 persone nel periodo notturno; tale dato non comprende i pazienti del pronto soccorso in quanto non presenti in pianta stabile nel corso della giornata. L’edificio presenta un superamento massimo dei limiti acustici di 4,3 dB(A) nel periodo diurno e 9 dB(A) nel periodo notturno. Nella scelta dell’intervento di mitigazione è stato considerato il fatto che nel periodo notturno si verificano superamenti sostanzialmente più elevati». Da specificare che si tratta di un’adozione del piano: ora ci saranno 45 giorni di tempo – la documentazione sarà resa pubblica a tutti – per eventuali osservazioni e pareri, dopodiché si procederà all’approvazione.

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