L’accusa è di aver approfittato delle condizioni di «inferiorità psichica» della showgirl Sara Tommasi – nata a Narni da una famiglia di Terni – che sarebbero determinate da ‘disturbo della personalità’ e da ‘psicosi’ dovute all’assunzione di cocaina, al quale sarebbe stata indotta per avere rapporti sessuali con lui. Assunzione alla quale la donna sarebbe stata costretta anche con minacce e percosse.
Il processo Dovrà così difendersi da capi di imputazione che vanno dalla violenza sessuale, alla cessione di droga e all’estorsione – per un assegno da 20mila euro – Fabrizio Chinaglia, che di Sara Tommasi è stato agente e molto di più e che da giovedì è sotto processo a Milano, ma a suo carico non è stata disposta alcuna misura cautelare.
A gennaio Il processo – Sara Tommasi è ‘parte civile’ – è stato aggiornato al prossimo 16 gennaio e i fatti si sarebbero svolti nel 2013 quando l’ex agente, secondo le accuse che gli vengono mosse, avrebbe abusato di lei, costringendola anche a fare sesso picchiandola e raccontandole che aveva una pistola.
Il film Sempre nel 2013, in un’altra inchiesta della Procura di Salerno, altri due uomini erano stati arrestati per violenze sessuali sulla Tommasi, che aveva partecipato alla realizzazione di un film pornografico ma, secondo gli inquirenti, anche in quel caso sarebbe stata drogata e indotta a prendere parte a quelle scene. Gli indagati, ancora una volta, avrebbero approfittato del suo stato di instabilità psicologica.