Terni: senza accordo al SII resta il Cda a guida Orsini. Il centrodestra rialza la testa e AP se la prende con il Pd

Niente presidenza, per il momento, per l’avvocato Filippetti. Regime di prorogatio per il board del Servizio Idrico

Condividi questo articolo su

Il presidente Carlo Orsini resta in carica insieme a tutto il Cda in regime di prorogatio. Questo il principale esito – che politicamente configura anche una sorta di riscatto del centrodestra locale dopo giorni complicati – dell’assemblea dei soci del Servizio Idrico Integrato che si è tenuta giovedì mattina all’hotel Garden di Terni e che, stando all’intesa che sarebbe stata sancita con il passare dei giorni fra Alternativa Popolare e una parte di sindaci di area centrosinistra-Pd facenti parte della stessa assemblea, avrebbe dovuto portare alla presidente del SII l’avvocato ternano – e coordinatore di AP sul territorio provinciale di Terni – Lorenzo Filippetti.

Dietrofront

Invece in assemblea il Comune di Terni – rappresentato dall’assessore Marco Iapadre – si è presentato con una sua lista, nella consapevolezza che l’accordo politico con i sindaci in questione era saltato sul filo di lana, e quella lista non ha ottenuto i voti necessari per ‘passare’. Accuse, controaccuse e il sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli, ha negato l’esistenza di qualsiasi intesa politica con il Comune di Terni/AP. Di certo c’è, però, che nel Pd c’è chi, specie negli ultimi giorni e nelle ultime ore, si è fatto sentire con i sindaci ‘tentati’ dall’intesa, alzando anche la voce. Questo in ogni caso l’esito dell’assemblea e ora, per avere una nuova governance del SII, bisognerà attendere che gli amministratori pubblici che compongono l’assemblea, trovino una sintesi in grado di ottenere la maggioranza.

Via alle polemiche

«I sindaci del Partito Democratico e quindi il Partito Democratico – attacca il coordinatore regionale di AP e vice sindaco di Terni, Riccardo Corridore – è venuto meno agli accordi raggiunti. Caro Pd – afferma Corridore – ancora una volta ti sei dimostrato inaffidabile: ci sono due partiti in un partito e litigano fra di loro. Ricordo che a palazzo Spada c’è stata una riunione con dei sindaci presenti che oggi hanno mancato la loro parola. E’ chiaro che noi andiamo avanti per la nostra linea e adesso chiederemo una nuova convocazione dell’assemblea. Invitiamo il Pd a fare l’accordo con Fratelli d’Italia e con il centrodestra, in modo tale che governerete insieme. Noi alle porcherie non partecipiamo e non ci prestiamo ai giochetti della politica. Quando ci si siede ai tavoli e si parla di accordi istituzionali – conclude il coordinatore umbro di AP -, questi poi si mantengono. Diversamente, bisogna avere il coraggio delle proprie azioni». Dello stesso tenore la nota ufficiale di Alternativa Popolare: «Il Cda del SII, espressione del centrodestra, rimane in carica in prorogatio atteso che i sindaci del Pd che avevano raggiunto l’accordo con Bandecchi per il rinnovo del consiglio di amministrazione sono venuti meno ai loro impegni. È palese che il Pd abbia la responsabilità politica che resti in carica un Cda di destra e, a questo punto, li invitiamo a trovare una convergenza con Fratelli d’Italia, a partire dalla prossima assemblea di cui ci accingiamo a chiedere la convocazione in modo da perseguire la linea politica dettata da chi dirige effettivamente i Democratici. Siamo e restiamo gli unici coerenti e rispettosi del mandato dei cittadini che sono gli unici cui dobbiamo il massimo rispetto».

M5S e AVS esultano

Chi plaude alla mancata intesa AP-Pd sono il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra che avevano imposto l’alt al dialogo con i Democratici, in vista delle prossime scadenze elettorali, proprio alla luce dell’accordo che si andava configurando. «Siamo soddisfatti – affermano Thomas De Luca (M5S), Elisabetta Piccolotti e Gianfranco Mascia (AVS) – della bocciatura della proposta di Alternativa Popolare per il cda del SII. Ora le forze progressiste individuino priorità politiche e nominativi tecnici. Siamo rassicurati dal fatto che il Partito Democratico abbia mandato un giusto segnale, quello che serve per ricostruire la compattezza dell’opposizione progressista a Terni e alle destre che governano la regione. La posizione di contrarietà all’accordo con Alternativa Popolare, espressa dai vari livelli politici del Partito Democratico, dai segretari locali fino al livello nazionale, passando per il segretario regionale, ha prodotto il risultato di fermare un accordo che poteva essere interpretato come un’inaccettabile alleanza politica con Alternativa Popolare. Ci auguriamo che da qui possa partire una nuova stagione di assunzione di responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti – proseguono De Luca, Piccolotti e Mascia – nella definizione di un progetto alternativo per il nostro territorio. Il percorso per le nomine di competenza istituzionale in tutta la regione, a partire dal consiglio di amministrazione del Servizio Idrico Integrato, torni sul giusto binario. Bisogna che tutti nel nostro campo abbandonino la logica della lottizzazione delle poltrone per sfidare la destra e Bandecchi sul terreno di una gestione trasparente e efficiente delle società a partecipazione pubblica. Sono a dir poco imbarazzanti infatti le parole di chi in Alternativa Popolare, dopo il voto all’assemblea dei soci, perché scoperto con le mani nella marmellata, grida all’inciucio quando vede svanire le tanto desiderate poltrone, dopo essersi dimostrato interprete dei peggiori vizi della politica. A questa brutta pagina – concludono – vogliamo reagire con le giuste proposte per la tutela del sistema idrico che è un fondamentale bene comune e non può essere l’oggetto di una mera spartizione».

I sindaci di centrodestra: «Stop a ricatti e arroganza»

I sindaci di area centrodestra, componenti l’assemblea SII – Acquasparta, Amelia, Attigliano, Castel Giorgio, Fabro, Ficulle, Giove, Monteleone d’Orvieto, Orvieto, Otricoli, Polino, Porano, San Gemini, Stroncone – «preso atto del comportamento del Comune di Terni riguardo alle nomine del cda del SII», esprimono «sconcerto ed una ferma condanna per quanto avvenuto. 
L’arroganza dimostrata, la sete di potere e la volontà di escludere le amministrazioni di centrodestra e i territori della provincia nella definizione del nuovo consiglio di amministrazione, sono contrarie allo spirito delle istituzioni e si sono infrante difronte al senso delle istituzioni dei sindaci anche di diverso colore politico. La gestione di un bene comune come l’acqua – affermano in una nota – non può essere sacrificata agli interessi personali della nuova amministrazione di Terni. Auspichiamo che venga messa da parte questa arroganza, estranea alle nostre comunità, e che si ritrovi uno spirito di collaborazione nella gestione dell’azienda che gestisce un bene primario come l’acqua. La nostra proposta di garantire rappresentanza a tutti i territori, a partire da Terni, rappresenta l’unica soluzione per garantire una gestione ottimale del SII. Per questo continueremo a lavorare per la soluzione unitaria non piegandoci a ricatti e arroganza».

Bellini (Pd): «Naufragate le scorciatoie. Ora confronto istituzionale»

Il segretario provinciale del Pd di Terni, Fabrizio Bellini, riassume la linea del partito sull’intricata vicenda: «L’epilogo infausto del tentativo di eleggere il nuovo consiglio di amministrazione del Servizio Idrico Integrato – afferma in una nota – mette in luce una serie di criticità che è bene analizzare, per superare le difficoltà sin qui incontrate e riprendere insieme il percorso che porta alla definizione della vicenda. Al di là delle legittime opinioni politiche, il Partito Democratico non accetta lezioni di coerenza e di moralità da nessuno, tantomeno da chi pratica la rissa come confronto dialettico. Le folkloristiche esternazioni del coordinatore regionale di Alternativa Popolare, Riccardo Corridore, che cerca di scaricare sugli altri gli esiti di una gestione dilettantistica dell’episodio, lasciano il tempo che trovano. I risultati di una operazione grossolana sono sotto gli occhi di tutti: aver sostenuto il disegno di mettere in piedi un accordo ‘ristretto’, che era più una proposta unilaterale non emendabile, è stato il vulnus della vicenda. L’argomento in questione non può essere derubricato ad un mero affare istituzionale e anche se lo fosse, ci sarebbe stato bisogno di una compagine più ampia, più rappresentativa, dell’intero ambito territoriale (32 comuni). È in errore chi pensa di amministrare da una posizione di vantaggio, in pochi, in una cerchia ristretta, tematiche che interessano più comuni; la leadership politica si misura dalla capacità di aggregare, di condividere, di fare analisi e sintesi, senza prendere scorciatoie in base al tornaconto di pochi e alla convenienza del momento. Decidere la composizione del cda SII è una competenza dei sindaci (tutti), deve essere un esercizio inclusivo che rappresenti al meglio un disegno di sviluppo unitario, comune, senza sottostare a troppi equilibri e compromessi. In questo contesto vanno ricercate le migliori competenze gestionali. Questa è l’indicazione che il Partito Democratico consegna ai suoi amministratori, persone competenti e preparate, capaci di trovare le soluzioni più idonee. L’acqua è una matrice ambientale vitale, è un bene prezioso e come tale va trattato. Il prossimo cda SII – conclude Fabrizio Bellini – dovrà raccogliere un mandato condiviso da un’ampia rappresentanza politica e istituzionale; rendicontare la gestione del servizio, monitorare le priorità delle nostre comunità, organizzare un piano degli interventi strutturali, ridurre i consumi e gli sprechi, sostenere la qualità ambientale, contenere delle tariffe, queste sono alcune delle coordinate che dovranno guidare la gestione dell’acqua pubblica nella provincia di Terni. Il Partito Democratico provinciale ritiene utile in questo momento invitare tutti i sindaci del territorio, in primis quello di Terni, ad aprire un confronto istituzionale per ricercare un piano di azione comune; chiede inoltre alle forze politiche del centrosinistra la condivisione di un percorso programmatico unitario. L’importanza della materia trattata richiede l’impegno e la massima serietà da parte di tutti. Il Partito Democratico è pronto a fare la sua parte».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli