«Questa mattina ho ricevuto un avviso di garanzia. Mi si dice di aver aggredito i vigili urbani e altre persone (la vicenda è relativa a quanto accaduto il 28 agosto 2023 in consiglio comunale, ndR) ma c’è un video e ne parleremo. Io ho sempre detto che non mi fido della magistratura. Parleremo, vedremo e capiremo. Io pensavo e penso di essere stato aggredito, infatti il prossimo che mi aggredisce si becca anche una testa sui denti. In magistratura penso che qualcuno debba iniziare a fare veramente il magistrato». Così il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, lunedì mattina a margine della seduta del consiglio comunale. Da quanto appreso, i carabinieri del comando stazione di Terni lo hanno raggiunto nella prima mattinata a palazzo Spada per l’identificazione e l’elezione di domicilio – non sarebbero stati notificati avvisi di garanzia veri e propri né di conclusione delle indagini preliminari – in quanto persona sottoposta ad indagine per l’ipotesi di reato di ‘resistenza a pubblico ufficiale’. All’origine ci sarebbe l’esposto presentato dopo la tumultuosa seduta del 28 agosto 2023 dai consiglieri comunali di FdI Marco Cecconi e Orlando Masselli, su cui l’autorità giudiziaria ha chiesto all’Arma ternana di indagare, acquisendo anche video della seduta consiliare e dettagliate relazioni della polizia Locale. Il sindaco era stato trattenuto dal suo vice Riccardo Corridore e dai vigili urbani, quando dalla postazione della giunta si era alzato per andare ‘faccia a faccia’ con il consigliere Cecconi. Spetterà alla procura della Repubblica di Terni – titolare del fascicolo è il pm Marco Stramaglia – decidere come e se procedere, archiviando il fascicolo oppure portandolo avanti, con i successivi passaggi giudiziari previsti dal Codice.
Bandecchi e il ‘corpo a corpo’ con FdI. In quattro per fermarlo. Minoranze da prefetto e carabinieri