Terni, Spinelli (Pd): «Basta toni beceri. Lavoriamo ad un percorso civico ampio»

Nel 2023 si rieleggono sindaco e consiglio comunale. Il segretario Dem traccia la rotta: «Amministrazione Latini fallimentare»

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di Pierluigi Spinelli
Segretario del Pd di Terni

Cinque anni trascorsi tra il guardarsi l’ombelico e le lotte di posizionamento. Ma insulti e strepiti non sono la soluzione, i toni beceri non riescono a celare contenuti ondivaghi. Serietà e una visione a medio e lungo termine è quello che serve. Dalle piccole alle questioni importanti: le grosse difficoltà nel dare risposte al commercio, con attività e imprese che chiudono giorno dopo giorno; il lassismo sull’università e sulle grandi crisi aziendali; i problemi di viabilità con opere fatte e rattoppate in corso; il boicottaggio al mondo dell’associazionismo; i mille rimpasti e cambi di casacca; sedute del consiglio che saltano ormai con una ordinarietà disarmante; le liti quotidiane all’interno del centrodestra e con Bandecchi. Il sindaco Latini e la sua amministrazione non stanno affrontando i problemi reali per cui hanno avuto il mandato dalla città e il loro principale avversario in area centro destra, il presidente Bandecchi, appunto, malamente si candida a rappresentarla – in un tentativo di trasformare una società di calcio, patrimonio cittadino, in un partito politico – utilizzando toni aggressivi e sopra le righe, inaccettabili nella forma e nel contenuto, come quelli utilizzati nei giorni scorsi verso giornalisti della stampa locale.

Il Pd di Terni prende le distanze da questo teatro grottesco, uno spettacolo sminuente della città e dei cittadini ternani, e si pone come forza alternativa per un rilancio serio, che dia una visione, prospettive di crescita e la giusta collocazione a una città dal grande potenziale strategico e dalla storia importante. Per questo stiamo avviando un percorso ‘civico’ di largo coinvolgimento delle componenti sane e vive della città, una coalizione democratica che metta al centro del dibattito cittadino le vere grandi questioni decisive per il futuro della città: la tutela della salute pubblica e la riconversione ecologica; politiche industriali territoriali di sviluppo qualificato che offrano un riferimento ai grandi protagonisti dell’economia locale e consentano il rilancio del polo chimico; la riattivazione del progetto Terni Città Universitaria, rilanciando un confronto serio con l’ateneo; un impegno amministrativo autorevole che superi l’assenza della destra nelle politiche per i giovani; la sicurezza urbana; la lotta alle povertà: un progetto di città plurale che valorizzi l’equilibrio storico tra centro e quartieri urbani.

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