Terni-Spoleto, accordo culturale. Lo ‘sfogo’ del vicesindaco Giuli

Il vicesindaco in commissione per parlare del Dup: bigliettazione scontata tra il De Felice e lo ‘spazio Collicola’. «Parlare di promozione turistica qui è come bestemmiare in chiesa»

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Cultura, promozione turistica e programmazione. Di argomenti non ne mancano nel Dup 2021-2023 e giovedì pomeriggio tra i membri dell’esecutivo – coinvolti in giornata anche il sindaco Leonardo Latini e l’assessore all’urbanistica Leonardo Bordoni – protagonisti in III° commissione per parlarne c’era anche il vicesindaco Andrea Giuli che, come di consueto, rispetto ai colleghi sa sempre regalare momenti ‘originali’. Tra resoconti, notizie e un breve screzio – né il primo né l’ultimo visti i precedenti – con il «consigliere-amico» Michele Rossi, c’è stato spazio anche per una riflessione personale. Telegrafica ma efficace.

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Spoleto

L’accordo con Spoleto

Nella parte finale della discussione – in precedenza corposo riepilogo sui contenuti del Dup – il vicesindaco e assessore alla cultura ha annunciato un accordo tra il Comune di Terni e di Spoleto, quest’ultimo attualmente commissariato dopo la decadenza di Umberto De Augustinis: «È promozionale, di comunicazione e anche di bigliettazione scontata tra il museo moderno ‘Aurelio De Felice’ e la galleria d’arte di Spoleto, il cosiddetto ‘spazio Collicola. L’ennesimo tassello di una politica culturale e turistica che possa traguardare gli angusti confini della ‘conca’ ternana». E qui scatta il pensiero personale.

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‘Funk off’

La difficoltà e Umbria Jazz

Lo fa tirando in ballo il consigliere Luca Simonetti (M5S): «Sono d’accordo con lui, ma non voglio fare polemica né facile propaganda. Questa è una città che per parlare di politiche e promozione turistiche è come bestemmiare in chiesa il giorno di venerdì Santo. Per una serie di questioni sociali, economiche e culturali. Un’impresa titanica. Con tutti i miei limiti, su questo, ho fatto alcune cose e altre spero di portarle a termine». Breve cenno ad Umbria Jazz, uno degli argomenti sui quali sono state chieste informazioni: «Stiamo valutando un paio di date nelle piazze ternane tra fine agosto ed inizio settembre. La situazione non è semplice, c’è interlocuzione con l’assessore regionale Paola Agabiti e la fondazione UJ». Non sono mancate le critiche, anche sponda Rossi: «Apprezzo il documento, rispecchia quasi caratterialmente i diversi assessori: abbondante la parte di Bordoni, sintetica (forse anche troppo) quella di Giuli. Per il momento noto che il Dup manca di un qualsiasi discorso sul potenziamento dei nostri spazi museali e sulle loro raccolte. Così come è assente una complessiva valorizzazione dei beni di interesse storico della città (penso ai reperti di piazza San Giovanni decollato piuttosto che il Chiostro di San Pietro o l’area archeologica pre-romana di Maratta)». Un passaggio che il vicesindaco non ha lasciato cadere senza dire nulla: «Lo dice proprio lui. Ci ho messo due anni per riportare il Telamone a Terni, così come ho impiegato tempo per alcuni reperti». Intanto l’esponente di Terni Civica si è lanciato in un nuovo obiettivo, la collana della Fanciulla di Carsulae.

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