Sanità e riequilibrio Terni: «È il momento di rivendicare»

Confronto in commissione sul Dup 2021-2023. Focus su Regione, Asm, università, ex Milizia, Ast e progetto stadio Ternana. Latini: «Volontà chiara». Le critiche dell’opposizione

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L’Ast, il nuovo ospedale, la necessità di un riequilibrio territoriale e il progetto stadio della Ternana in combinata con la clinica privata da 200 posti. Tutte tematiche affrontate giovedì pomeriggio in III° commissione consiliare dal sindaco Leonardo Latini, chiamato in causa – con lui il vice Andrea Giuli e l’assessore all’urbanistica Leonardo Bordoni – per parlare del Documento unico di programmazione 2021-2023: focus in particolar modo sul mondo sanitario ed i rapporti con la Regione. Argomenti sui quali l’opposizione ha chiesto delucidazioni.

DUP E BILANCIO DI PREVISIONE 2021-2023, L’APPROVAZIONE

ll confronto in commissione

Tematiche e riorganizzazione. Le critiche

Breve introduzione e poi serie di domande – anche su futuro Asm e sviluppo università – per Latini: «Questo Dup è un po’ più asciutto, orientato verso la concretezza. Ha un taglio diverso. Non potevamo non partire dalla necessità di tirare le fila rispetto alla fase emergenziale per il Covid: abbiamo cercato di declinare le azioni amministrative in base ai finanziamenti e alle direttive del Pnrr. Dobbiamo ultimare una serie di processi, di opere intraprese ed è l’obiettivo principale. C’è bisogno di coesione dietro elementari identitari, essere orgogliosi di ciò che potrà essere Terni in una prospettiva futura». Citati due temi su tutti, la necessità del nuovo nosocomio ed il futuro di Ast nell’ottica della «cessione o dell’individuazione di un partner industriale». Federico Pasculli (M5S) ha ricordato dell’ex Milizia («non c’è nel Dup») e della scelta di investire a Pentima per l’università in un’area Sin, non condivisa e apprezzata dal gruppo pentastellato. Per Alessandro Gentiletti (Senso Civico) «dopo tre anni le stesse parole, vuote di contenuto. Sembra che presentare il Dup sia un compitino. C’è volontà di dismettere quote di Asm per darle ai privati? Inoltre non è delineato il rapporto con la Regione: rivendicherà la redistribuzione dei posti letto privati per la clinica legata al progetto della Ternana?». Paolo Angeletti (Terni Immagina) ha posto l’attenzione sulla mobilità ed i trasporti pubblici, mentre Tiziana De Angelis (Pd) si è concentrata anche sulla questione vaccini e la novità legata all’utilizzo della palestra del ‘Casagrande’ come hub. Luca Simonetti (M5S) ha lamentato l’assenza dell’ufficio di europrogettazione all’interno del Documento unico di programmazione.

RIEQUILIBRIO E DIMENSIONE TERRITORIALE: «RIDEFINIZIONE»
PROGETTO STADIO, IN ARRIVO IL PUBBLICO INTERESSE

Latini, l’ospedale e lo stadio

Lunga replica del sindaco: «Sappiamo bene che la nuova giunta ha molto posto l’accento sul riequilibrio territoriale: su questa linea ci stimo muovendo cercando di intercettare tutte le possibilità, vogliamo difendere gli interessi di Terni e portare avanti linee di sviluppo. Concordo sulla necessità di andre ad intercettare i finanziamenti. Molto è cambiato rispetto ad un anno fa sulle prospettive di approvvigionamento finanziario. Sanità? Ho già chiarito sulla necessità di avere un nuovo ospedale. L’assessore Coletto e la presidente Tesei si sono espressi sul fatto di avere strutture nuove qui: occorrerà mettere l’impegno di parte di tutti affinché possa realizzarsi in tempi brevi». Quindi la replica a Gentiletti sul progetto stadio: «Il Comune sta dimostrando con i fatti la propria volontà, ci siamo attivati rapidamente e completeremo l’iter prima dei 90 giorni previsti dalla legge. Purtroppo questioni di campanilismo e ideologie hanno delineato un quadro particolare, ma è giunto il momento di rivendicare e chiedere nell’ottica di un riequilibrio sanitario. Non ultima la possibilità di avere una clinica privata. L’ex Milizia? Struttura dell’Ater, costruita per finalità ora naufragate. Non è stata ritenuta idonea per alcuni scopi». Chiusura polemica: «Su Asm – l’attacco di Gentiletti – non ha risposto, non si dica – mirino sul presidente di commissione, il leghista Federico Brizi – il contrario». Il riferimento è alla richiesta di lumi sulla possibilità di vendita quote.

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