Terni, stadio-clinica: Arpa chiede lumi sui parcheggi. Iter sospeso

Nuovo passaggio per la verifica di assoggettabilità a Via dei 1.262 parcheggi: focus su emissioni, cantiere e cronoprogramma. Il CCTC: «Basta furbizie»

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di S.F.

La conferenza di servizi del progetto stadio-clinica della Ternana è sospesa. D’altronde si è in attesa dell’esito della verifica di assoggettabilità a Via – Valutazione di impatto ambientale – per i parcheggi dell’opera pubblica (1.262) ed è su questo fronte che si registra un’ulteriore novità dopo le osservazioni inviate dal comitato spontaneo di via Leopardi nelle scorse settimane: la Sintagma srl di Perugia, una delle società coinvolte nel maxi progetto rossoverde, ha risposto alla richiesta di integrazioni/delucidazioni avanzate da Arpa Umbria nell’ambito della commissione tecnica regionale. La Pec è delle ultime ore.

VERIFICA VIA PARCHEGGI STADIO-CLINICA: ARPA CHIEDE LUMI, SINTAGMA RISPONDE – DOCUMENTO

Una parte della relazione

Le richieste: cronoprogramma

La Sintagma – la firma è dell’ingegnere Federico Durastanti e del dottor Filippo Berti Nulli – in sostanza ha inviato le integrazioni/chiarimenti richiesti dal servizio sostenibilità ambientale, valutazioni ed autorizzazioni ambientali della Regione. Motivo? Il dipartimento Umbria Sud di Arpa Umbria ha formulato degli input specifici sulla realizzazione dei nuovi parcheggi funzionali alla riqualificazione e alla valorizzazione dello stadio ‘Liberati’ (l’opera pubblica, la clinica è la parte privata come noto). Bene, ma di cosa si tratta in particolar modo? In primis il cronoprogramma e il dover indicare «se la realizzazione delle aree di parcheggio avverrà in simultanea o in successione».

VERIFICA VIA PARCHEGGI, PEC ANCHE DALLA PROVINCIA

Le sorgenti emissive e la prevenzione

Non è finita. Nel documento – che pubblichiamo integralmente, d’altronde è visionabile da chiunque – viene specificato che il proponente «afferma dalla preliminare stima degli impatti indotti sulla componente atmosfera dalle sorgenti emissive sopra descritte, tenuto conto della naturale direzione del vento nella zona indagata, dell’ipotesi di emissione nelle condizioni più gravose, della limitata durata temporale dell’emissione, che non si prevedono criticità tali da ritenere significativo l’impatto dell’opera in progetto sullo stato attuale di qualità dell’aria, né per le emissioni di inquinanti provenienti dai mezzi/macchinari di cantiere, né per le polveri derivanti dal Fal». La richiesta è di trasmettere evidenze della stima. Si passa alla terza richiesta: «Si chiede di indicare le misure operative/gestionali sia di tipo preventivo che di emergenza che lo stesso intende adottare, in fase di cantiere ai fini della salvaguardia del suolo e dell’ambiente idrico, in particolare per evitare/contenere eventuali sversamenti accidentali di sostanze inquinanti».

SI MUOVE IL COMITATO DI VIA LEOPARDI

Il progetto parcheggi

Il traffico ed il cantiere

Focus piano sulla necessità di trasmettere «la stima quantitativa del flusso di traffico indotto nella fase di esercizio e di cantiere». La Sintagma risponde che «i flussi di traffico di cantiere non modificano in modo significativo la viabilità ordinaria in quanto le piste sono dislocate all’interno del comparto riservato alle aree di cantiere. Per la stima del flusso di traffico indotto nella fase di esercizio è stata eseguita una simulazione facendo ipotesi differenti sulla domanda di mobilità immaginando il traffico che coinvolge la rete durante un evento sportivo di livello nazionale in giorno festivo». Non è finita qui. Tra i chiarimenti ci sono anche le planimetrie con l’individuazione delle aree di stoccaggio dei materiali e dei rifiuti prodotti, nonché dei relativi presidi ambientali «fornendo una stima previsionale delle quantità di detti materiali». Infine la sesta e ultima richiesta in merito all’impatto acustico determinato dal progetto: «Qualora si riscontrassero superamenti dei valori limite vigenti, detta valutazione previsionale dovrà dare altresì evidenza delle misure di mitigazione che il proponente intende adottare al fine di ricondurre i valori medesimi al di sotto dei limiti di accettabilità». La società di Perugia ha risposto a tutto.

VERIFICA VIA PARCHEGGI STADIO, IL RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE COMPLETO

Il modello 3d per i parcheggi

Iter sospeso

Come detto la procedura stadio-clinica nell’ambito della conferenza di servizi decisoria è temporaneamente sospesa proprio in attesa dell’esito della verifica di assoggettabilità a Via per i parcheggi, avviata formalmente lo scorso 21 luglio: di norma si tratta di una procedura che termina entro novanta giorni e dunque a stretto giro è atteso il semaforo verde su questo aspetto. Chiaro che lo scoglio vero – palese da sempre – è il fattore sanitario con la clinica privata: entro la fine del mese è previsto l’arrivo da Milano del parere da quasi 40 mila euro chiesto all’università Cattolica del Sacro Cuore.

DA MILANO: «PARERE STADIO-CLINICA? A FINE MESE»

Il modello 3D degli inquinanti

Pressing CCTC

Nel contempo c’è l’ulteriore pressing del Centro coordinamento Ternana Clubs: «Il Perugia perde il derby e ‘qualcuno’ lassù vorrebbe ‘rifarsi’ in altri ambiti contro Terni. Ma così come accaduto domenica scorsa al Libero Liberati non gli sarà permesso o, comunque, non gli sarà permesso invano. La ‘conferenza di servizi decisoria’ doveva pronunciarsi i primi di agosto. Siamo giunti alla fine di settembre e ancora tutto tace in attesa dell’ormai noto parere richiesto dal settore sanità della Regione all’università Cattolica del Sacro Cuore al costo di 39.650 euro di soldi pubblici. Intanto, a seguito dell’accesso agli atti effettuato dal nostro legale avvocato Marco Ravasio, abbiamo ricevuto copiosa documentazione ma sono stati completamente ignorati i quesiti posti proprio in merito al parere richiesto e per aggiunta sono stati citati dalla Regione riferimenti di legge e norme sbagliati. Allora sorgono spontanee alcune domande. Chi è il soggetto che materialmente dovrà rilasciare il parere? Corrisponde al vero, come riportato da alcuni organi di informazione, che trattasi del professor Renato Balduzzi, già ministro della Salute all’epoca del governo Monti? Come è stato scelto questo consulente e – solo per capire i criteri di scelta che hanno portato a lui – che rapporti ha con l’Ente Regione e in particolare con l’assessore Coletto? La Regione e il comparto sanità si sono già rivolti a lui anche per altre occasioni? Perché dopo oltre tre mesi e mezzo questo parere non giunge in Regione? Diciamo subito che detto parere per noi ha valore pari zero, anche perché ormai lo hanno capito anche i sassi che è stato commissionato in modo funzionale agli obiettivi politici di qualcuno, ma ancor più avrà valore zero perché prevediamo con quasi certezza che non entrerà nel merito di armonizzare la legge Stadi alle politiche sanitarie, aspetto che è il cuore del progetto innovativo della Ternana Calcio e che è l’unica cosa su cui la Regione ha il dovere di pronunciarsi, subito ed in modo inequivoco, sul piano esclusivamente politico-strategico, senza nascondersi dietro a furbizie procedurali o pareri tecnici di soggetti guarda caso concorrenti con l’università Unicusano del patron Bandecchi. Dichiarino subito, adesso, oggi, comunque prima del voto, il loro sostegno o meno al progetto perché in caso di dissenso o di silenzio (che per noi sono la stessa cosa) ogni ternano saprà come comportarsi domenica prossima dentro l’urna. Basta con le furbizie, la città di Terni e il suo territorio sono stanchi dei soprusi subiti da sempre e altresì invitano il sindaco, ogni assessore e consigliere comunale a scendere con decisione in campo e capitanare questa sacrosanta battaglia di equità sociale, da perseguirsi unitamente a quella per il nuovo ospedale di Terni, anche quello obsoleto al pari dello stadio. Non averlo inserito nel Piano sanitario regionale costituisce un fatto gravissimo che la dice lunga sulla considerazione che la Regione ha di Terni, l’ennesima presa in giro in danno di una città e di un territorio che non possiamo e non vogliamo più tollerare. Come sin dall’inizio, come per la raccolta delle 18.000 firme, niente alibi e sconti per nessuno, ragion per cui – attese le risposte alle domande da noi poste prima della tornata elettorale – ci riserviamo di convocare successivamente una conferenza stampa in cui esporremo nel dettaglio quanto rilevato dagli atti e alla quale inviteremo l’assessore Coletto se vorrà in trasparenza confrontarsi».

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