Stadio-clinica Terni, Via parcheggi: ci sono osservazioni, si muove comitato via Leopardi

Verifica di assoggettabilità a Via, in nove firmano un documento inviato in Regione: mirino su viabilità, parcheggi, Pums, piscine e inquinamento

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di S.F.

Uno degli allegati all’osservazione

Le firme sono nove e l’atto risulta inviato il 1° settembre, a poche ore dal termine di scadenza per l’invio. Ci sono delle osservazioni in merito al procedimento in corso per la verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale dei 1.262 parcheggi – opera pubblica – del progetto stadio-clinica a firma Ternana Calcio: a farsi avanti formalmente è il comitato spontaneo di via Leopardi. Il documento è da sei pagine e di mezzo c’è anche il Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile approvato da palazzo Spada nel dicembre 2019.

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Il progetto stadio

Mirino su viale dello Stadio

Le osservazioni si concentrano sui parcheggi che il progetto prevede di realizzare nella carreggiata di viale dello Stadio occupata al momento da tre corsie e sulla modifica al traffico che il Comune intende adottare: «II traffico di uscita – si legge nell’atto del comitato – verrebbe deviato in viale Leopardi e viale di Porta Sant’ Angelo. II Pums del Comune di Terni, approvato il 23 dicembre 2019, prevede la chiusura delle odierne corsie di ingresso in città e la deviazione del traffico sulle odierne tre corsie di uscita. Nelle corsie chiuse prevede la realizzazione di una ‘mobilità dolce e sicura’ destinata all’ingresso e all’uscita del parcheggio del complesso delle Piscine. II tutto al fine di avere ‘fluidificazione a messa in sicurezza del triangolo urbano viale dello Stadio — viale Giacomo Leopardi — viale di Porta Sant’Angelo’». Ma qualcosa non convince i cittadini: «In realta la messa in sicurezza non c’entra nulla perché con la modifica al traffico suggerita al Comune di Terni dagli scriventi tutti i problemi sarebbero risolti, anzi, la situazione verrebbe migliorata perché in ingresso, spostando l’odierno spartitraffico, ci sarebbero quattro corsie anziché le odierne tre». La chiave di lettura dei nove è diversa. E nel discorso entrano le piscine dello stadio.

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Il progetto stadio

I parcheggi comodi e il problema inquinamento 

Il comitato mette nero su bianco che in realtà «quello che si vuole ottenere col progetto in oggetto sono dei parcheggi comodi per la società delle piscine (quelli odierni sono più che sufficienti, come dimostrato in questi sette anni di attività), per cui, la soluzione puerile di ‘mobilita dolce’ riportata nel Pums è stata adottata per fare approvare il documento e dare una motivazione, seppur ‘semplicistica’ e superficiale, alla modifica del traffico. Infatti essa è stata sostituita, l’anno dopo, inserendo in maniera soft al suo posto detti parcheggi nel progetto riqualificazione e valorizzazione dello stadio di Terni Libero Liberati». Si prosegue su altro binario: «I parcheggi – scrivono i nove – per lo stadio ce ne sono a sufficienza ed è riportato a pagina 5 della riqualificazione progetto stadio ‘nel nostro caso la dotazione di parcheggi necessari è pari a 977 posti auto a cui si aggiungono ulteriori 285 posti auto che il progetto di riorganizzazione del traffico su viale dello Stadio consente di ricavare anche nell’area attualmente occupata dalla corsia di ingresso alla citta’. C’è da dire – aggiunge il comitato – che a questi parcheggi si aggiungono quelli dell’annesso costruendo Palasport che di fatto sono pubblici e ammontano a 925 posti auto (quasi pronti): dunque il numero dei parcheggi per lo stadio sono quasi doppi di quelli necessari, a cosa servono quelli davanti alle piscine? La modifica al traffico così come proposta, e sicuramente legata alla realizzazione dei parcheggi per le piscine, provoca però gravissimi problemi al quartiere costituito da viale Leopardi, viale di Porta S. Angelo, via G. Parini, via Alfieri e via Foscolo sia in termini di inquinamento (ambientale ed acustico) sia in termini di incidentalità». Si parla anche del passato.

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Viale dello Stadio

Il tentativo 2014 e l’esperienza Porrazzini

Il documento è molto dettagliato e tira in ballo anche vicissitudini non proprio recenti: «Si ricorda – puntualizza il comitato – che l’adozione di una esperienza simile al progetto che si vorrebbe attuare risale addirittura agli anni ’80 e che la stessa fallì miseramente allo stato dei fatti a causa a) dell’inquinamento sia atmosferico che acustico, b) degli incidenti stradali c) del cedimento della massicciata vicino all’ incrocio di via Manzoni d) dell’azione del comitato di via Leopardi, munito di 3.500 firme, che evidenziava e dimostrava oggettivamente tutte le problematiche emergenti. II sindaco di allora, Porrazzini, condividendo tra l’altro le osservazioni, modificò la viabilità adottando la soluzione attuale. Una sollecitazione al Comune di Terni a questa modifica del traffico è stata fatta anche nel 2014 dalla società delle piscine durante la vecchia amministrazione. Una completa e corretta informazione da parte degli scriventi all’assessore alla mobilità, che ha compreso a pieno i problemi che si sarebbero creati alla popolazione, ha interrotto sul nascere quella iniziativa». Poi viene messo in evidenza il traffico già intenso su via Leopardi ed il nodo ambientale.

Viale dello Stadio

Le scuole ed i sottopassi

L’osservazione è molto articolata: «Via Leopardi e via di Porta S. Angelo delimitano – scrive il comitato – un aggregato urbano con un elevato numero di residenti. In prossimità di questo aggregato ci sono due scuole primarie, la ‘Battisti’ e la ‘Aldo Moro’ e due scuole materne. Negli orari di ingresso ed uscita ci sono molti bambini che sono costretti ad attraversare via Leopardi e via di Porta S. Angelo: ciò comporta notevoli rischi di investimento. Una parte dei bambini viene inoltre accompagnata in auto (specialmente in concomitanza di situazioni atmosferiche avverse), quindi nelle ore critiche, nell’immissione e attraversamento di via Leopardi e di Porta S. Angelo verrebbe a crearsi un elevato rischio di incidente. Inoltrem a causa dell’aumento del traffico, i pedoni  residenti nelle vie menzionate, per recarsi in centro, devono attraversare un flusso veicolare che, come è noto, e particolarmente intenso già ora, ma diventerebbe poi impossibile da sopportare. Dunque saranno sempre costretti ad usufruire dei semafori pedonali (e non saltuariamente come adesso), conseguentemente il continuo ‘stop and go’ aumenterà notevolmente l’inquinamento». Mirino anche su altro: «Il Pums prevede la costruzione di sette sottopassi ma ciò è impossibile perché il costo è notevole, più di 1,5 milioni cadauno. Un alto funzionario alla mobilità del Comune di Terni, assieme all’assessore alla mobilità, lo hanno assolutamente escluso durante una riunione con gli scriventi». Si parla di Federico Cini dunque.

Le osservazioni in sintesi

Le conclusioni e la perplessità

In definitiva – sono sollevate anche ulteriori criticità – per il comitato non si capisce «come sia stato approvato un Pums dal Comune di Terni e un progetto stadio che addirittura lo modifica in peggio per portare vantaggi ad un privato e, come oggettivamente dimostrato, minacciare la salute e l’incolumità di un gran numero di cittadini. Le osservazioni sono orientate ad evitare la costruzione dei nuovi parcheggi su viale dello Stadio, di fronte alle piscine: ciò eviterà sicuramente la modifica del traffico». Gli allegati all’osservazione del comitato sono ben dieci. Ora ci sarà un supplemento istruttorio valutare le osservazioni, ma i termini previsti restano gli stessi.

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