Storie di Covid: «Senza bus è un dramma»

Papigno: «Da quando hanno soppresso la linea 7, mio marito si fa 10 chilometri al giorno a piedi per andare a lavorare. Seri problemi anche per fare la spesa»

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di Alice Tombesi

«Mio marito ogni mattina si sveglia alle 4 per andare a lavorare in acciaieria a piedi e dopo otto ore, quando finisce il turno, torna a piedi. Ogni giorno cammina dieci chilometri». La scia che sta lasciando il coronavirus al suo passaggio non interessa solo il settore sanitario ed economico ma anche quello dei trasporti. L’episodio raccontato da una donna di Papigno ne è la prova.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Vita ‘bloccata’

L’emergenza scoppiata da più di un mese ha avuto come conseguenza, fra le altre, la soppressione della linea 7 degli autobus urbani di Terni, quella che da Papigno trasporta le persone fino al centro di Terni. Fino a qualche tempo fa era il mezzo utilizzato dalla coppia per andare a lavoro (nel caso del marito) ma anche solo per fare semplici commissioni come la spesa al supermercato. Ai tempi del Covid, però, la semplicità dei gesti quotidiani viene compromessa dalla drastica riduzione del movimento.

Un disagio dietro l’altro

Se a questo si aggiunge il disagio, vissuto ad esempio da questa famiglia, di non potersi spostare perché l’autobus che prima glielo permetteva è stato soppresso, provare a convivere con il virus appare impresa impossibile. «Non è solo il disagio per mio marito di dover andare ogni giorno a lavoro a piedi – racconta la signora – ma anche quello di non poterci recare ad acquistare beni di prima necessità perché impossibilitati nel movimento. La maggior parte del mio vicinato ha la patente ma non si può andare in due in macchina». E ancora: «Da quando hanno soppresso la linea, ho ridotto ancora di più i movimenti anche perché solo per arrivare in centro il taxi mi chiede 15 euro all’andata e altrettanti al ritorno». Una situazione che dovrebbe essere al più presto risolta dalle autorità competenti, per alleggerire, nei limiti del possibile, la convivenza con un virus già in partenza difficile da sopportare.

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