Terni, studios Papigno: «Cinecittà agisca»

L’assessore De Angelis fa il punto della situazione sul contenzioso e sui possibili sviluppi: «Idee convergenti per nuovo accordo, ma facciano ciò che devono»

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di S.F.

«Se si vuol cessare il contenzioso trovando un nuovo accordo, bene, ma serve che agiscano. Altrimenti non ci troviamo». ‘Studios’ di Papigno, Tiziana De Angelis detta la linea e ‘richiama’ all’ordine ‘Cinecittà studios S.p.A.’ (che ha la gestione del sito dal 2005) in riferimento all’annosa questione dell’utilizzo dell’area in prossimità della frazione ternana. Ci sono spiragli per far ripartire un nuovo progetto, ma l’avviso è chiaro: «Idee condivise. Occorrono i fatti».

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Tiziana De Angelis durante il question time

Il punto della situazione è giunto dopo le interrogazioni – datate 25 gennaio e 15 febbraio – presentate dal gruppo consiliare del M5S in riferimento a ‘Papigno e la città del cinema, quale destino?’ e ‘Papigno e la città del cinema, accordo con Cinecittà’, quest’ultima a firma Federico Pasculli. Sì, perché il Comune aveva deciso di passare alle maniere ‘forti’ – all’epoca c’era Giorgio Armillei come assessore alla cultura – in seguito al lungo stato di abbandono dell’area negli ultimi anni. A giudicare dalle parole del suo successore le parti si stanno avvicinando, seppur con estrema cautela.

L’incontro di febbraio In una risposta di oltre quindici minuti la De Angelis ha aggiornato lo scenario degli stabilimenti: «Abbiamo avuto – ha sottolineato – la possibilità di incontrare a Terni, il 16 febbraio, l’amministratore delegato di Cinecittà Studios S.p.A., Giuseppe Basso. Stiamo verificando con loro se ci sono degli interessi convergenti su una serie di punti». Ed ecco la liaison: «Hanno dato la loro disponibilità in merito alla produzione cine-audovisiva, ad attività di laboratori didattici, alla possibilità d’insediamento nell’area di start-up legate al mondo cine-audiovisivo con l’obiettivo di creare una filiera che possa creare servizi o progettarne, all’impiego di spazi per attività culturali in un numero di giorni concordati e all’utilizzo dell’area per l’organizzazione di eventi o di attività commerciali che non abbiano finalità culturali. Stiamo ragionando su queste tematiche». Il Comune infatti non vuol proseguire il ‘braccio di ferro’ con la società di via Tuscolana, a Roma.

Nessun bando Rispondendo a Pasculli, presente a palazzo Spada insieme a Thomas De Luca per ascoltare l’intervento della De Angelis, l’assessore ha anche specificato che «l’amministrazione non ha avviato alcun bando esplorativo per l’area di Papigno, c’era solo un ‘concorso di idee’ promosso dalla Regione su un ambito ristretto degli stabilimenti. Bisogna tenere in considerazione tutti gli scenari per la rigenerazione e lo sviluppo del sito: ad esempio un sistema misto di tipo sportivo/logistico/culturale, in particolar modo pensando ad attività legate agli sport fluviali». Breve accenno a ‘Umbria film commission’: « Per ora non c’è alcun accordo, perché devono ancora iniziare la loro attività. Siamo tuttavia alla ricerca di locali idonei (citato il centro multimediale) per rivalutare il sito che ci interessa, piuttosto che mandarli a Perugia».

L’avviso Segnali di pace dunque? Può essere. L’assessore alla cultura tuttavia ci tiene a ribadire un paio di concetti: «La prossima udienza – si parla del contenzioso – è ad aprile, dobbiamo capire se Cinecittà ha intenzione di andare avanti nelle questioni discusse il 16 febbraio: se non si prende impegni e si ferma come in precedenza, finisce il tentativo di trovare un nuovo accordo. Entrambi le parti hanno condiviso l’interesse nel superare l’attuale, sottoscrivendone un altro contenente i punti discussi. Devono cominciare però a fare ciò che devono, altrimenti non ci troviamo».

Giuseppe Basso (nytimes.com)

Le richieste immediate Palazzo Spada pretende che, in fretta, si sbrighino alcune questioni: «Il Comune – le parole della De Angelis – ha chiesto ed ottenuto la pulizia e la cura del verde dell’area, uno dei primi punti su cui l’amministrazione ha battuto previa la realizzazione delle attività generali. Poi l’nsediamento del personale addetto alla vigilanza, a carico di Cinecittà, visto che serve una costante presenza nell’area. Noi forniremo l’alloggio per queste persone; c’è poi il ripristino della rete elettrica dopo i vari furti nel corso degli anni e un sistema di illuminazione a bassa emissione. L’accordo si baserà su un corrispettivo variabile». Per quel che concerne la bonifica di alcune zone, l’amministrazione «provvederà a verificare il potenziale coinvolgimento di imprese operanti nel settore delle bonifiche ambientali, nonché a valutare modalità di messa in sicurezza di edifici pericolanti. Diversi locali sono ancora in buono stato».

Una parte degli studios

L’indotto occupazionale La proposta del Comune a Cinecittà è legato anche alla creazione di posti di lavoro: «Riteniamo opportuno realizzare laboratori didattici collegati al cinema, con focus sull’attività scolastica. Abbiamo chiesto che il personale, formato da Cinecittà, sia in scelta in loco per creare indotto occupazionale». Infine un ulteriore chiarimento sulle attività extra: «Destinazione prioritaria legata al settore delle produzioni cine-audiovisivo e, in considerazione della peculiarità dell’area, si ritiene percorribile la chance di attrarre fiction. Vorremmo alcuni spazi dediti – concessione di giorni concordata –  da attività culturali ed espositive; a ciò si aggiungono fiere ed esposizioni commerciali che, non essendo legate ad attività culturali, pagherebbero lo spazio. In merito alle start-up Basso – ha concluso la De Angelis – ha confermato l’intenzione di avviare un dialogo con Confindustria per selezionare aziende di rilievo». Tentativi di riavvicinamento.

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