Stop sciopero. Questo il risultato del tavolo prefettizio andato in atto dalla tarda mattinata di lunedì in prefettura sulla vertenza Tct. Del tema se ne continuerà a parlare anche in Comune: convocata una specifica II commissione consigliare per martedì 21 alle 10.
Terni, la vertenza Tct arriva in Cattedrale. Lunedì dal prefetto – Video e foto
Sciopero revocato
Il resoconto sul confronto con il prefetto Giovanni Bruni lo forniscono le segreterie territoriali di Fim, Fiom e Fismic: «Come sempre ribadito i 52 lavoratori rimangono al centro della nostra azione e non possono pagare le diatribe tra due aziende (Ast e Tct). Il Pprefetto si è fatto parte attiva a garanzia del percorso con una lettera inviata nei giorni scorsi alle parti e oggi annunciandoci una nuova convocazione, tenendo costantemente il tavolo aggiornato. Dopo l’incontro con il prefetto l’assemblea dei lavoratori, con grande senso di responsabilità ed aprendo un ulteriore canale di credito nei confronti delle parti, ha revocato lo sciopero a partire dalle ore 15 di oggi. Sempre oggi ci è arrivata la convocazione della seconda commissione consigliare del Comune di Terni per il 21 febbraio alle ore 10». Le segreterie territoriali «vigileranno sul percorso individuato e ancora una volta chiedono responsabilità alle aziende coinvolte e finalmente anche un intervento della Regione dell’Umbria, affinché si arrivi nel minor tempo possibile ad una risoluzione positiva della vertenza».
Tesei nel mirino
Breve passo indietro per ricordare ciò che è accaduto nella mattinata di domenica nella cattedrale di Santa Maria Assunta: «Durante le celebrazioni per San Valentino una delegazione dei lavoratori della Tct ha portato le ragioni dello sciopero che si è protratto per quattro giorni. L’attenzione – spiegano le segreterie – che si è generata intorno alla vertenza, anche in quell’occasione, è stata di rilievo ed ha portato alle dichiarazioni del presidente di Acciai Speciali Terni ‘l’Ast è la casa comune’, che valutiamo positivamente ma che deve creare presupposti concreti e di sostanza, nella risoluzione del percorso. Una nota non positiva è stata il totale disinteresse e distacco della presidente delle giunta regionale, unica rappresentante delle istituzioni civili e religiose che non ha rivolto parole di sostegno ai lavoratori Tct».