Si riapre la vertenza Tct: proclamati sei giorni di sciopero

Terni – Arvedi chiude ad acquisto e rinnovo del contratto di appalto. Cresce l’allerta per i 52 posti di lavoro

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Sciopero fino alla 6 di mercoledì e occupazione della fabbrica: è quanto ha deciso giovedì l’assemblea dei lavoratori della Tct di Terni, azienda specializzata nel taglio e commercializzazione dei tubi prodotti dal Tubificio di Terni, di nuovo in allarme per le prospettive del sito.

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I dettagli

A mettere in allerta i 52 dipendenti è stato l’avvio di tre macchine da taglio da parte della proprietà Arvedi all’interno dello stesso Tubificio – con il quale nelle scorse settimane si era già aperta una vertenza -, impianti che secondo lavoratori e rsu potrebbero mettere in discussione i livelli occupazionali e produttivi alla scadenza del contratto con la società del gruppo Ast, nel marzo 2024. Per questo era stato richiesto un incontro con i vertici del Tubificio (dal 1° gennaio società autonoma rispetto all’acciaieria) per chiedere impegni certi a partire dalla primavera del prossimo anno, incontro che si è appunto svolto giovedì mattina. Dall’amministratrice delegata Alessia Balloriani sarebbero arrivate garanzie solo verbali e non ufficiali – secondo i lavoratori – rispetto al mantenimento dei posti di lavoro al termine del contratto, che non sarà rinnovato. Inoltre sarebbe tramontata ogni possibilità di acquisizione della Tct da parte del gruppo Arvedi, come si era ipotizzato nei mesi scorsi. Ogni trattativa in tal senso sarebbe chiusa, ulteriore conferma del fatto che l’attività di taglio e spedizione sarà internalizzata. Da qui la decisione di dare il via alla mobilitazione, che avrà inevitabili ripercussioni anche sul Tubificio. Una decina i mezzi che già giovedì pomeriggio sarebbero dovuti partire dal sito Tct, ma che sono stati dunque bloccati dai lavoratori.

 

 

 

«Convocare i vertici Tct e tubificio»

All’indomani dello sciopero ci sono reazioni politiche: «Occorre convocare immediatamente – la richiesta formalizzata da Senso Civico Pd, M5S e Terni Immagina – a palazzo Spada i vertici della Tct e della filiera del tubificio di Terni, insieme alle rappresentanze sindacali confederali, a seguito dello sciopero che si tenuto in difesa dei livelli occupazionali del polo industriale».

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