Terni, alta tensione in consiglio: Masselli scatta contro Fiorini

Qualche parola di troppo durante la sospensione sancita da Ferranti ed ecco che si sfiora il contatto fisico. Intervengono alcuni consiglieri. Poi la pace

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Masselli vs Fiorini

Momenti di tensione – alle 16.30 circa, durante il minuto di sospensione sancito dal presidente dell’assise Francesco Maria Ferranti per una verifica sulle presenze ‘irregolari’ in aula consiliare segnalate dall’opposizione – in consiglio comunale a Terni. L’assessore Orlando Masselli è scattato all’improvviso dal suo scranno verso il consigliere comunale del Gruppo Misto Emanuele Fiorini, evidentemente dopo aver udito qualche parola che non è piaciuta: a ‘placcare’ l’esponente dell’esecutivo Latini ci ha pensato chi si trovava lungo il percorso, vale a dire Francesco Filipponi del Pd (un déjàvu per lui, gli era già capitato con Sandro Piccinini nel 2016) del Pd. Con loro anche l’assessore all’urbanistica Federico Cini e Valdimiro Orsini (Misto) nel tentativo di mediare. Poi, a fatica, la situazione è tornata alla calma: «Qualcuno rideva, io ho solo chiesto un taglio dei vostri stipendi a favore dei più deboli. E mi è stato dato del buffone perché avevo la mascherina giù, non accetto lezioni da nessuno. Non ho fatto alcun discorso da bar, volevo difendere i cittadini», ha poi sottolineato l’ex leghista. Di certo non una bella scena.

Masselli bloccato da Filipponi (in alto a destra)

La replica dell’assessore e la presenza di Veller

«Io non ridevo – la replica di Masselli sull’accaduto – come lui sosteneva e siccome strillava come un pazzo senza mascherina mi sono avvicinato urlandogli di indossarla a tutela della salute di tutti. Lui continuava a urlare e penso che gli intervenuti a trattenere me avrebbero fatto meglio a fargli indossare la mascherina. Fiorini usa l’aula consiliare come il suo privato palcoscenico e come a teatro pensa di poter recitare senza mascherina». In precedenza Luca Simonetti (M5S) e Alessandro Gentiletti (Senso Civico) avevano fatto notare che era stata negata la possibilità di esser presenti ad alcuni esponenti di un partito senza consiglieri eletti (RC) ma, allo stesso tempo, in casa Lega (il riferimento era a David Veller) c’era qualcuno extra consiglio. Da qui è partito il check di Ferranti: «In periodo di emergenza sanitaria possono stare qui le forze di polizia Locale, i tecnici comunali ed i giornalisti». Quindi la lite fisica sfiorata.

La pace a fine consiglio

Si prosegue: Braghiroli chiede allontanamento

La storia è proseguita tra botta e risposta. Patrizia Braghiroli (FdI) ha chiesto l’attivazione dell’articolo 82 e 83 del regolamento di consiglio: «Chiedo di togliere la parola e allontanare il consigliere Fiorini». Nuova replica dell’esponente del Gruppo Misto: «Ho discusso con Masselli durante il minuto di sospensione». Ferranti media e si va avanti. Il consiglio è poi proseguito con il confronto sul regolamento dei musei comunali. Al termine della seduta, poco dopo le 19.45, la pace tra i due. Se e quanto durerà lo vedremo.

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