di S.F.
Un prelievo dal fondo di riserva per «far fronte alla spesa non prevedibile», la cui mancata effettuazione arrecherebbe un «nocumento prevedibile all’amministrazione in termini di mancato conseguimento di un procedimento strategico». C’è questa motivazione dietra una curiosa manovra finanziaria del Comune di Terni da quasi 40 mila euro. Colpa di un’incidente’ dello scorso 18 luglio.
PULIZIE: CONTRATTO 2023-2027 DA 1,6 MILIONE DI EURO. STOP BSF

Per capire cosa è successo bisogna tornare all’estate 2024. Quando – il riepilogo è firmato dal dirigente ai lavori pubblici Piero Giorgini con l’ingegnere Nazareno Claudiani responsabile del procedimento – un operatore dell’RTI Siram/Dussman, impegnato nelle operazioni di spazzamento all’archivio di Santa Chiara, ha urtato «con violenza il pulsante di attivazione antincendio collocato presso il corridoio d’ingresso dei locali, provocando lo svuotamento completo delle bombole di gas estinguente ivi installate, relative all’intero impianto di spegnimento». Discreto guaio.
Un sistema con 20 bombole argon da 800 litri, 1 bombola pilota da 5 litri, pulsante di attivazione, collettore, e tubazione di servizio degli ugelli di diffusione. Giocoforza a palazzo Spada hanno iniziato a muoversi per ripristinare l’antincendio per il rimborso assicurativo da parte dell’affidatario del servizio di pulizia. Prezzo? Poco più di 31 mila euro più l’iva, si arriva 38.430 euro. Anche perché «la ricarica delle bombole antincendio è di vitale importanza ai fini del ripristino delle condizioni di sicurezza degli utenti e dei lavoratori». Di mezzo anche la prova di tenuta per la successiva ricollocazione in situ. In sintesi uno svuotamento accidentale delle bombole che costicchia un bel po’. Se ne occuperà la Rekeep.