Il gip Federico Bona Galvagno ha disposto la distruzione delle intercettazioni telefoniche – non rilevanti ai fini dell’indagine – riguardanti alcuni parlamentari della Repubblica, nell’ambito del fascicolo aperto dalla procura di Terni – pm Elisabetta Massini – per una presunta ‘macchinazione’ ai danni dell’ex direttore generale della Usl Umbria 2, Vincenzo Panella, e del dipendente dell’azienda sanitaria Alberto Mostarda.
La vicenda vede indagate sei persone con ipotesi che spaziano dalla violenza privata alla calunnia, fino alla diffamazione, abuso dāufficio, atti persecutori e altro ancora. Coinvolti un dirigente Usl che, per la procura, avrebbe ordito il tutto, ma anche unāex consigliera comunale, tre rappresentanti delle forze dellāordine – due carabinieri dei Nas di Perugia e un finanziere – e una funzionaria di un altro ente pubblico. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Panella e Mostarda sarebbero finiti nel mirino del dirigente che, direttamente ed attraverso conoscenze, avrebbe creato più di un problema ai due attraverso esposti anonimi, articoli giornalistici ‘ad hoc’, indagini ‘pilotate’ e interrogazioni ‘mirate’ nelle assemblee istituzionali del territorio.
Cambia gup All’udienza di martedƬ in cui ĆØ stato disposta la distruzione delle intercettazioni ‘non rilevanti’, ha fatto seguito quella – di merito – di mercoledƬ in cui il gup Simona Tordelli ha rilevato come in precedenza avesse giĆ autorizzato, in veste di gip, alcune delle intercettazioni finite nel fascicolo del pubblico ministero. Gli atti sono stati pertanto inviati al presidente del tribunale che dovrĆ nominare un nuovo giudice dell’udienza preliminare a cui spetterĆ il compito di decidere se ed eventualmente quali degli indagati dovranno difendersi nell’eventuale processo di fronte al tribunale.