TerniEnergia, FI: «Politica si esprima»

Narni, dopo l’annuncio di 66 licenziamenti Sergio Bruschini chiede «un consiglio straordinario aperto alla discussione ove tutti gli attori siano coinvolti»

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Sergio Bruschini

di Sergio Bruschini
Capogruppo di Forza Italia al Comune di Narni

Abbiamo atteso di avere maggiori informazioni sulla comunicazioni ricevute dei licenziamenti di TerniEnergia. Ad oggi purtroppo da parte delle istituzioni nulla è pervenuto.

Come spesso accade queste crisi, vengono aperte in pieno clima ferragostano, ove purtroppo tutto sembra sonnecchiare per il periodo delle ferie, le quali per 66 dipendenti 66 su 91, non saranno certo un riposo sereno.

Ci poniamo certo in attento rispetto delle dinamiche che seguiranno la vertenza, la quale di competenza in primis, delle relazioni industriali che si apriranno sull’argomento ma che non puo non coinvolgere le istituzioni e la politica stante l’impatto sul territorio e l’occupazione.

Di fatto non è stato poi cosi come ci è stato detto un fulmine a ciel sereno, apprendiamo che già da tempo alcuni segnali erano stati preannunciati, ma nessuno ne sindaco ne assessore al ramo ce ne avevano mai dato evidenza (tutto bene madama la marchesa)

La politica le istituzioni, sia locali che regionali nazionali, non possono rimanere inerti difronte all ennesimo prospettiva di fallimento di aziende e ove poi adirittura come “magnificienti”erano state da sempre presentate ad ogni livello.

Oggi le “sorti del polo produttivo di Nera Montoro” improvvisamente cambiano e ciò che un tempo era dipinto come una eccellenza, un polo innovativo e all avanguardia, diviene “un peso di cui alleggerirsi a causa di elevati costi fissi e problemi relativi alla logistica”.

Tutti ci ricordiamo che su questo sito si era focalizzato l interesse adirittura ”internazionale come polo delle energie alternative”. Si potrebbero menzionare i numerosi convegni e le partecipazioni delle istituzioni locali, della stessa Regione e rappresentati nazionali.

Certo che oggi il fotovoltaico sconta una crisi legata soprattutto alla mancanza di “finanziamenti statali” incentivi alle installazioni ecc ecc, ma il core business di questa azienda non si limitava a questo settore o perlomeno presupponeva altre vericalizzazioni! Allora cosa è successo, cosa non ha funzionato?

Lo stesso presidente Neri si fece promotore di un importante studio (MASTERPLAN AMBROSETTI) ove si presagiva e sviluppava una verticalizzazione delle imprese del territorio sulle energie alternative ove Nera Montoro era una dei settori leader. Cosa è cambiato nel frattempo? Si citava nello studio l attivazione di fondi europei,e locali che “sembra” dico sembra almeno ancora, essersi attivati con l area di crisi industriale complessa e l’industria 4.0.

Allora cosa è mancato e manca affinché quanto nel piano era stato previsto ha impedito o impedisce a questa azienda di crescere e svilupparsi? Sarebbe assurdo che da un industria di eccellenza ci ritroviamo solo un impianto di “biocompostaggio” e un trituratore di pneumatici con notevoli impatti per il territorio !

Non puo esser cosi anzi non era stato presentato cosi il polo di Nera Montoro. Qualcosa non torna! Vogliamo sapere cosa e perché. Per questo preponiamo un consiglio straordinario aperto alla discussione ove tutti gli attori siano coinvolti. Ove il sito sia mantenuto ai livelli di sviluppo promessi e loccupazione non solo salvaguardata ma incrementata. Se ci sono ritardi e colpe si rimedi e chi di dovere se ne assuma le responsabilità.

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