‘Terremoto’ sul M5S: «Danni per 4 milioni»

La richiesta di risarcimento è arrivata dalla Cosp Tecno Service di Terni. Analoga iniziativa potrebbe arrivare anche dalla presidente Catiuscia Marini

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La scossa è forte. Fortissima. Ma stavolta a tremare non è la martoriata terra del centro Italia, anche se sempre di ‘danni’ milionari si tratta.

IL TERREMOTO

La denuncia A dare notizia della cosa è stato, martedì mattina, il capogruppo del M5S alla Regione Umbria, Andrea Liberati, che ha incontrato i giornalisti insieme a Maria Grazia Carbonari: «Mi chiedono quattro milioni, perché avrei danneggiato l’immagine della Cosp Tecno Service – ha detto – ma io lo considero un atto intimidatorio, che viola le mie libertà di attività politica. Da oggi c’è un nuovo padrone in Regione, non più i cittadini e i rappresentanti della politica, ma i top manager della spazzatura che, a fronte delle nostre osservazioni sull’affidamento dell’incarico di realizzare le casette per l’emergenza terremoto anche a cooperative che si occupano di rifiuti, rispondono con una richiesta di risarcimento danni nei nostri confronti per l’esorbitante somma di 4 milioni di euro».

LE DICHIARAZIONI DI ANDREA LIBERATI – IL VIDEO

Marini Liberati è poi tornato sulla vicenda dei finanziamenti elettorali per la campagna 2015 alla candidata presidente Catiuscia Marini, fra cui vi sarebbero «circa 4mila euro provenienti dall’area Cns (Consorzio nazionale servizi), nonostante la Marini abbia firmato la Carta di Pisa, il codice etico con cui gli esponenti politici hanno dichiarato di astenersi dal ricevere finanziamenti elettorali da gestori di pubblici servizi e da privati che abbiano rapporti contrattuali con la Regione. Invece, tra coloro che hanno versato somme, sia pure modeste, per finanziare la campagna elettorale per le regionali 2015 figurano, fra gli altri, il vicepresidente di Sogesi, che è nel Global service dell’ospedale Santa Maria di Terni e il presidente di Cosp Tecno Service (che avrebbe versato 500 euro a titolo personale; ndr), anch’egli nello stesso appalto, già consigliere di sorveglianza del Cns».

«Intimidazione» Secondo il capogruppo del M5S «non si era mai verificato che un soggetto esterno a questo palazzo rivolgesse tale intimidazione nei confronti di un gruppo politico, ma le nostre prerogative non possono essere compresse, noi andremo avanti, con un supplemento di impegno. La nostra linea difensiva sarà fatta di argomenti, gli stessi di questi mesi in cui abbiamo fornito fatti emersi dalle carte, incontrovertibili».

Le dichiarazioni Cosp Tecno Service, si legge nei documenti resi pubblici dallo stesso consigliere regionale, lamenta il fatto che «a partire dal 25 settembre 2016, Liberati ha rilasciato alcune dichiarazioni dal contenuto inveritiero e diffamatorio», ma non solo, perché, «lo stesso allude a conflitti di interesse tra il presidente di Cosp Tecno Service e la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini».

La richiesta Tanto che, alla fine, la Cosp Tecnico Service, spiega che «attesa la gravità del fatto lesivo», delle ripercussioni provocate – «Cosp ha immediatamente dovuto procedere a chiarire la propria posizione con le amministrazioni appaltanti e con gli istituti di credito» – e visto  che «opera nei settori dei servizi e della logistica industriale con circa 1.000 addetti e 40 milioni di fatturato annuo»; chiede che il danno di immagine subìto venga risarcito, appunto, con quattro milioni di euro.

La mediazione Un primo tentativo di mediazione tra le parti è stato fissato per il 16 settembre prossimo al tribunale di Terni – dov’è stata depositata la richiesta di risarcimento in sede civile – mentre al tribunale di Perugia sarebbe stata depositata una denuncia penale. 

La presidente Marini L’avvocato Nicola Pepe, in una nota, fa sapere: «Ricevo dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l’espresso incarico di significare e rappresentare quanto segue. La presidente Marini, con profondo stupore, ha appreso del contenuto di un volantino diffuso questa mattina durante la conferenza stampa tenuta a palazzo Cesaroni dal consigliere regionale Andrea Liberati, capogruppo del Movimento 5 Stelle nell’assemblea legislativa della Regione Umbria, alla presenza del consigliere regionale Maria Grazia Carbonari. Sin da subito mi corre l’obbligo di rilevare l’assoluta incongruità delle notizie in esso contenute e delle affermazioni rese che si ritengono, pertanto, gravemente denigratorie della reputazione politica e civile della presidente Catiuscia Marini nonché della sua immagine di pubblico amministratore, vieppiù in considerazione dell’incarico istituzionale che ella riveste».

«Nessuna rilevanza politica» La presidente Marini, si legge ancora nella nota dell’avvocato, «mio tramite, tiene ad evidenziare che le notizie che il consigliere Liberati continua a diffondere non hanno alcuna rilevanza politica, ma mirano esclusivamente a denigrare la mia persona, la mia onorabilità, e la stessa istituzione che rappresento nello svolgimento del mandato di presidente della Regione. I documenti giustificativi di ogni contributo fornito alla mia campagna elettorale sono stati, nel rispetto della legge, depositati presso i competenti uffici della Corte di Appello di Perugia. Ciò a riprova della mia condotta limpida e trasparente».

La tutela L’avvocato Pepe conclude scrivendo che «spiace dover constatare che il consigliere Andrea Liberati persista nello sferrare dei veri e propri attacchi personali alla presidente Catiuscia Marini, avulsi da un contesto politico e con argomenti idonei ad ingenerare nell’opinione pubblica erronee credenze. Si rappresenta, infine, che la presidente Catiuscia Marini mi ha già conferito mandato al fine di tutelare, in ogni sede a ciò competente, l’immagine e la reputazione anche della carica istituzionale che ella riveste nei confronti di ogni soggetto responsabile».

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