Terremoto, tanti dubbi sulle scuole in Umbria

A Perugia il PD chiede la verifica di oltre 130 istituti, a Terni il Comune dice che è tutto a posto, a Foligno la ‘vecchia’ Carducci è inagibile

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Mentre con le prime piogge arrivano i primi, poco confortanti, esiti sulle verifiche strutturali degli edifici pubblici nelle zone più colpite dal terremoto, in tutta la regione si fa i conti con la stabilità e con la vulnerabilità degli edifici scolastici. A partire dal capoluogo.

Una scuola di Perugia

Una scuola di Perugia

Perugia Un ordine del giorno a firma Pd chiede la verifica di tutti gli edifici dopo il terremoto dello scorso 24 agosto. Oltre centotrenta scuole, 55 dell’infanzia, 48 primarie, 30 secondarie, suddivise in quindici tra istituti comprensivi e circoli didattici di indirizzo montessoriano. «Crediamo sia importante – hanno detto i consiglieri presentando l’atto – che quando in commissione sarà discusso l’ordine del giorno partecipino tutti i dirigenti scolastici interessati anche al fine di sentire dalla loro viva voce quali sono i problemi delle singole scuole». Chiamati in campo, dunque, sindaco e giunta, affinché vengano posti in essere interventi di verifica e controllo della stabilità degli edifici da parte di tecnici comunali, vigili del fuoco e genio civile.

Spina e Marsciano Già nel 2009, in alcune zone della provincia di Perugia, alcuni edifici tra Marsciano e Spina sono stati gravemente danneggiati nonostante il sisma di minore intensità rispetto a quello dello scorso agosto. Dopo verifiche e sopralluoghi, già allora emersero lesioni nelle scuole di Mugnano, Fontignano e Sant’Enea, evidenziate da specifiche ordinanze di chiusura delle stesse. «Per questo – proseguono i consiglieri – è importante che vengano svolti dei controlli per capire se ci sono istituti con con maggior vulnerabilità sismica raffrontando i dati con l’ultima verifica generale sulle scuole effettuata dopo il sisma del 2009».

NorciaNorcia Oltre alle verifiche sugli edifici, dove sembrano agibili appena la metà di quelli finora controllati, l’imminente riapertura delle scuole a Norcia crea non pochi problemi. A preoccupare sono soprattutto gli oltre duecento bambini che vanno alla scuola materna o elementare, il cui stabile è di fatto dichiarato inagibile. Servono moduli specifici ma sui tempi e sui soldi ancora non c’è certezza. Intanto, una prima ipotesi, potrebbe essere quella di utilizzare la tensostruttura che sarà montata nei prossim giorni al campo sportivo o davanti alla pista di pattinaggio. Potrebbe servire per iniziare le lezioni regolarmente già a partire dal 12 settembre, in attesa che sia trovata una soluzione più congrua. Mentre i lavori all’Istituto omnicomprensivo ‘De Gasperi-Battaglia’, scuola media e superiore, dovrebbero terminare entro metà mese.

Foligno Qualche problema ce l’avranno anche gli oltre 450 studenti della scuola media Carducci di Foligno, scuola ormai inagibile dopo le scosse delle ultime settimane. La loro situazione è stata al centro di un incontro tra il sindaco Mismetti, la dirigente dell’istituto e i rappresentanti dei genitori. «La campanella suonerà per tutti il 12 settembre», ha garantito il sindaco, spiegando che una soluzione potrebbe essere quella di suddividere gli studenti in due sedi, la nuova parte della Carducci e la caserma Gonzaga, con doppi turni per le ventidue classi, piuttosto che un unico turno ma con i ragazzi dislocati in quattro diverse sedi.

Una scuola di Terni

Una scuola di Terni

Terni Martedì mattina l’assessore ai lavori pubblici del Comune, Stefano Bucari e il dirigente Renato Pierdonati hanno partecipato ai lavori della commissione consiliare dedicata al tema: «Le scuole comunali sono 62 – ha detto Pierdonati – e solo 6 sono state costruite dopo il 1985, anno in cui è entrata in vigore la nuova normativa. Dopo il sisma del ’97 sono state svolte delle analisi e grazie a fondi regionali sono stati fatto dei lavori su sei istituti. Una stima della vulnerabilità è poi stata fatta su 27 scuole, mentre su altre 19 sono state svolte delle valutazioni non strutturali».

Stefano Bucari

Stefano Bucari

L’assessore Per Stefano Bucari, in commissione «c’è stato un confronto proficuo e costruttivo. Ribadisco che tutti e 62 gli edifici scolastici comunali sono agibili, come ribadisco che dalle verifiche non sono emersi danni derivati dal sisma, quindi la situazione delle scuole è immutata. In un’operazione di trasparenza assoluta, pubblicheremo le schede in possesso del comune di Terni a riguardo dei singoli edifici. In essa sono riportati i dati salienti e le loro caratteristiche anche normative. Una mappatura essenziale per utilizzare le poche risorse disponibili nel migliore dei modi».

Patrizia Braghiroli

Patrizia Braghiroli

Il M5S Per la consigliera comunale Patrizia Braghiroli «il fatto che, come ha dichiarato l’assessore, dai sopralluoghi effettuati nella scorsa settimana sui 62 edifici scolastici non sono state riscontrate criticità dovute al sisma del 24 agosto, non fornisce i chiarimenti e le rassicurazioni richieste dal M5S. Successivamente al sisma del ’97 furono fatte ‘indagini speditive’ a seguito delle quali ci furono interventi di ‘miglioramento sismico’ alla scuola Oberdan, Gabelletta, Gianfelici e Don Milani; interventi di miglioramento inteso non come miglioramento sismico rispetto alla normativa vigente, molto più restrittiva, ma secondo la normativa vigente al momento dell’intervento. Ad oggi non abbiamo cognizione della reale capacità della maggior parte degli edifici di resistere ai terremoti che potrebbero verificarsi in futuro. Tutto questo sta a configurare un quadro della situazione tutt’altro che rassicurante».

Alvaro Parca Sindaco di Gove

Alvaro Parca Sindaco di Gove

La scuola di Giove Altra scuola nel mirino è quella di Giove e il sindaco del comune ternano, Alvaro Parca, sottolinea che «Giove, a differenza dell’Aquila e di Amatrice, è stato inserito in zona sismica 3, ossia la penultima per grado di pericolosità. La scuola dal 2006 ad oggi è stata oggetto di numerosi interventi per la verifica della vulnerabilità sismica per miglioramenti e manutenzioni straordinarie e per l’ammodernamento generale delle strutture, degli spazi e dei servizi. Il Comune ha anche predisposto un progetto per la realizzazione di una nuova scuola. I controlli effettuati, le opere eseguite, i tentativi perseguiti per ottenere finanziamenti, sia per l’adeguamento antisismico che, in alternativa, per costruire una scuola nuova rispondente ai più moderni criteri di sicurezza, di comodità e di efficienza testimoniano, inoltre, più di qualsiasi discorso, l’interesse che l’amministrazione comunale ha sempre avuto e continuerà ad avere per dare ai bambini, ai loro genitori ed al personale scolastico, le migliori condizioni di sicurezza e di vivibilità».

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