Terremoto: «Turismo, serve ‘stato di crisi’»

La richiesta rivolta alla Regione dall’associazione dei Borghi più belli d’Italia. Il governo annuncia un piano di comunicazione dedicato al settore

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La richiesta è chiara: i Borghi più belli d’Italia dell’Umbria l’hanno messa nero su bianco e inviata alla Presidente della Regione, Catiuscia Marini e all’assessore al Turismo Fabio Paparelli. La richiesta è relativa allo ‘stato di crisi del settore turistico’.

Il vertice Il documento è scaturito dall’incontro che si è svolto lunedì a Vallo di Nera (PG), organizzato dall’associazione Nazionale e regionale dei Borghi più belli d’Italia ed al quale hanno partecipato il sottosegretario al ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dorina Bianchi; il presidente nazionale dell’associazione, Fiorello Primi e regionale, Antonio Luna. Presente anche la presidente del consiglio regionale, Donatella Porzi.

La promozione Dorina Bianchi ha annunciato l’attuazione di un piano di promozione che «faccia vedere come in questi borghi si può ancora venire, dal momento che il 2017 sarà proprio l’anno dei Borghi», mentre Fiorello Primi ha spiegato che «ci si sta già attivando per coinvolgere i maggiori blogger per fare raccontare l’unicità dei nostri borghi ad esperti giornalisti sia per promuovere una serie di educational tour a livello nazionale ed internazionale per dimostrare la bellezza di questo patrimonio umbro».

Le proposte Secondo l’associazione dei Borghi più belli d’Italia sarebbe anche «opportuno associare all’azione di promozione turistica, misure di natura finanziaria cd economica anche non convenzionali che reputiamo possibili: l’accesso al credito con il coinvolgimento di istituzioni finanziarie regionali (e non solo) quali Sviluppumbria e Gepafin e GEPAFIN SPA; l’applicazione di imposte comunali con aliquote ridotte per Imu/Tasi e Tari con l’applicazione delle aliquote minime;  la revisione degli Studi di settore dell’Agenzia delle entrate e dei nuovi indicatori di coerenza tributaria per almeno un triennio; maggiori risorse finanziarie per consentire la prosecuzione in loco delle attività turistiche e ricettive; disposizioni normative destinate a favorire la continuità aziendale delle P.M.I., in attesa della ricostruzione».

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