Sanità nel Ternano: Cgil, Cisl e Uil da Latini. «Serve una svolta»

Lunedì mattina a palazzo Spada tête-à-tête tra Cipolla, Marcelli, Bizzarri e Latini: gli input dei sindacati sulle tante problematiche. Giovedì mattina presidio

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Un tête-à-tête con il sindaco Leonardo Latini per parlare dei problemi dei servizi socio-sanitari sul territorio di Terni. Che pochi non sono. A richiederlo le organizzazioni sindacali: lunedì mattina il confronto a palazzo Spada con protagonisti i segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil. Su tutti al primo cittadino è stata fatta presente la «non condivisione delle scelte di indirizzo politico che la giunta regionale sta compiendo su questi temi caratterizzate da un’idea di accentramento, allontanamento dal territorio e privatizzazione di alcuni servizi». La conferenza sul bilancio di sostenibilità Asm è iniziata con trenta minuti di ritardo proprio a causa del colloquio tra i quattro. Per giovedì mattina è stato organizzato un presidio sotto la prefettura.

Cipolla durante il confronto

Il confronto e le richieste

Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito «il proprio punto di vista relativamente all’idea di sanità e alle scelte che dovrebbero essere fatte anche in considerazione delle modifiche demografiche e delle nove necessità e bisogni dei cittadini. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto con forza al sindaco di Terni di promuovere un’azione politica per rafforzare la territorialità, non arretrare sui servizi dei distretti rafforzando presidi e rete dei medici di medicina generale. Cgil, Cisl e Uil di Terni ritengono questa prima attenzione, sopra detta, un elemento dirimente per ‘alleggerire’ la pressione sulla rete ospedaliera e decongestionare gli afflussi ai pronto soccorsi e agli ospedali. Per quanto riguarda l’ospedale di Terni, Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito la necessità di affrontare il problema infrastrutturale (magari pensando ad un progetto di rigenerazione urbana nel quartiere dove è oggi situato il Santa Maria), mantenere i due livelli di aziende ospedaliere distinti tra Terni e Perugia, garantire l’alta specialità dell’ospedale di Terni attraverso integrazione di primariati, assunzioni di personale e qualità delle prestazioni». Erano presenti Claudio Cipolla per la Cgil, Riccardo Marcelli per la Cisl e Guglielmo Bizzarri per la Uil.

Bizzarri durante il confronto

Fondi pubblici ed integrazione

I sindacati inoltre hanno esplicato «al sindaco la possibilità di fare il nuovo ospedale di Terni attraverso fondi pubblici, come avvenuto per gli altri ospedali umbri; è stato inoltre chiesto di affrontare tutto il post-cura con particolare riferimento alle case di comunità e/o case della salute, individuando tempi certi per farle, dove farle e soprattutto cosa metterci dentro a livello di servizi e prestazioni erogate. Complessivamente Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato la necessità di ripensare complessivamente i servizi socio-sanitari, affrontando il tema della gestione con l’obiettivo della piena integrazione tra territorio ed ospedali magari capitalizzando e sfruttando al massimo le risorse disponibili, prevedendo un grande piano di investimento sulle strutture, sul personale, sulla formazione e sulle tecnologie. Le scriventi organizzazioni hanno ribadito al sindaco che la ‘vertenza sanità’ andrà avanti perché intendiamo rappresentare il disagio, le inefficienze e le problematiche che si trovano costretti ad affrontare le cittadine ed i cittadini di questo territorio».

Marcelli

Presidio giovedì

Giovedì è previsto un presidio sotto la prefettura di Terni dalle ore 9.30 per poi far presente il tutto al neo prefetto Giovanni Bruno: «Crediamo come Cgil, Cisl e Uil di Terni che il tempo delle scelte è adesso, che occorre una svolta radicale su questi temi e pensiamo che ciò debba essere fatto nel solco del nostro dettato costituzionale che obbliga a garantire un servizio sanitario pubblico, universale, efficiente ed efficace come diritto fondamentale ed indisponibile di una società civile».

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