Tk taglia 3 mila posti: «Ora investimenti»

Accordo in Germania con il sindacato. L’azienda: «Tagliamo costi, divisione acciaio sarà più competitiva»

Condividi questo articolo su

di Federica Liberotti

A pochi giorni dalla conferma di Martina Merz nel ruolo di ceo fino al 2023, ThyssenKrupp continua il percorso di ristrutturazione e in Germania taglia 3 mila posti di lavoro, su un totale di circa 28 mila, nella divisione acciaio: è quanto prevede un accordo raggiunto con il sindacato metallurgico IG Metall. Il tutto nell’ottica della riduzione dei costi e della razionalizzazione delle attività avviato con la vendita della divisione ascensori.

TUTTO SU AST – UMBRIAON

Tutti i numeri

Il piano prevede un taglio fino a 2 mila posti di lavoro nei prossimi tre anni e altri mille entro il 31 marzo 2026. Sarà sempre di 2 mila/mille il rapporto tra dipendenti in produzione e quelli in amministrazione che saranno tagliati. Verrà inoltre rafforzata la produzione di acciaio nello stabilimento di Duisburg (dove dovrebbe comunque cessare quella di lamiere pesanti con circa 800 dipendenti), mentre in altri siti come a Bochum, ad esempio, saranno eliminati mille posti di lavoro. Verranno comunque evitati licenziamenti forzati. I rappresentanti dei dipendenti – riporta l’Adnkronos – hanno espresso la loro soddisfazione per l’accordo. Secondo Tekin Nasikkkol, presidente del consiglio di fabbrica generale della Thyssenkrupp Steel Europe, l’intesa crea infatti «sicurezza per i dipendenti in tempi molto difficili».

I manager: «Struttura era troppo complessa»

A detta dell’azienda – riferisce sempre l’agenzia di stampa – la riduzione dei posti di lavoro è il presupposto per «grandi investimenti» nel settore siderurgico, in particolare circa 800 milioni di euro in sei anni, che si aggiungono ai 570 milioni annuali già inclusi nella pianificazione. Secondo Klaus Keysberg, membro del consiglio di amministrazione della multinazionale «la riduzione del personale dà all’azienda un margine di manovra per consentire alla divisione acciaio di rimanere competitiva a lungo termine». La struttura della divisione acciaio della Tk «era finora troppo complessa e aveva una una struttura dei costi inappropriata». L’accordo con il sindacato comprende anche un pacchetto di misure immediate nell’emergenza coronavirus, come l’aumento dell’indennità di lavoro a breve termine all’80%. Tk, a causa del covid, registra «un forte calo delle richieste dei clienti e un deterioramento della situazione degli ordini»

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli