Torna con l’ex che le ha rotto tre costole. Ma è sempre violento e alla fine si ribella

Assisi – L’uomo, 31 anni, è indagato per maltrattamenti e non può più avvicinarsi alla donna su decisione del giudice

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La polizia di Stato di Assisi ha eseguito la misura del divieto di avvicinamento, emessa dal gip di Perugia, nei confronti di un 31enne indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni nei confronti dell’ex compagna. Nella denuncia, la donna ha riferito che lo scorso 7 giugno, a seguito di una discussione per motivi di gelosia, l’uomo aveva dato in escandescenza e, dopo averla spinta a terra, l’aveva aggredita e percossa violentemente, arrivando persino a romperle tre costole. Secondo quanto riferito dalla vittima, il 31enne, affetto da una gelosia ossessiva e morbosa, era solito aggredirla ogni volta che le capitasse di incontrare degli amici.

Di nuovo insieme, ma l’incubo continua

La donna ha spiegato agli agenti che, dopo un periodo di separazione, a seguito dell’insistenza dell’ex aveva deciso di riprendere la relazione e la situazione era nuovamente degenerata quando, lo scorso 14 agosto, mentre erano intenti a fare la spesa, avevano incontrato il cognato. Il giovane, infatti, una volta ritornati a casa aveva iniziato ad aggredirla. A quel punto la vittima, esasperata dalla situazione e con la scusa di dover tornare nella propria residenza, era andata al pronto soccorso e, dopo le cure del caso, si era recata presso la sede del commissariato di Assisi per chiedere aiuto ai poliziotti ad uscire dall’incubo che stava vivendo.

Il divieto di avvicinamento

Gli accertamenti effettuati dagli agenti hanno messo in luce «le numerose vessazioni fisiche e psicologiche perpetrate nell’ultimo periodo dall’indagato che si era ripetutamente lasciato andare ad aggressioni verbali e fisiche contro l’ex compagna, procurandole uno stato di sofferenza, depressione e paura». Al 31enne è stato contestato il reato di maltrattamenti in famiglia con contestuale richiesta di applicazione di una misura cautelare. Il gip di Perugia, considerati i gravi indizi di colpevolezza, la sussistenza delle esigenze cautelari e il pericolo di reiterazione del reato, ha emesso un’ordinanza applicativa del divieto di avvicinamento alla donna e ai luoghi di lavoro o quelli abitualmente frequentati dalla persona offesa. Il divieto, peraltro, è stato corredato da quello ulteriore di mettersi in contatto con qualsiasi mezzo con la vittima del reato.

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