La gara regionale per il trasporto pubblico locale e le conseguenze per Terni. A chiedere delucidazioni in merito – le polemiche vanno avanti da mesi sul tema – sono i consiglieri del centrosinistra in consiglio.
Il motivo
Il poker di consiglieri (Maria Grazia Proietti, Francesco Filipponi, Pierluigi Spinelli del Pd, Josè Kenny di Innovare per Terni) parte da novembre, quando è stata pubblicata la relazione di affidamento dei servizi di Tpl: «Tale relazione presenta diverse criticità, che sono state segnalate formalmente anche dai rappresentanti delle sigle Filt-Cgil e Faisa Cisal; in particolare la relazione ratifica la scelta di articolare i servizi di TPl del bacino unico regionale in quattro lotti di gara e le esigue dimensioni territoriali e caratteristiche morfologiche del territorio non appaiono conformi ad un frazionamento dell’appalto del trasporto pubblico locale in quattro lotti. Vi è il serio rischio di creare discriminazioni tra territori, tra le aree più disagiate a causa dell’attuale congiuntura economica e della scarsa urbanizzazione. Per quanto riguarda Terni non si fa alcun accenno all’attuale personale Savit srl (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane Società con socio unico
Busitalia Sita Nord) soggetta alla direzione e coordinamento di Trenitalia S.p.A., che si occupa della gestione del parco rotabile di gruppo ed è azienda di riferimento per la clientela per tutte le varie e specifiche esigenze di manutenzione sul prodotto autobus (ed altri veicoli commerciali), compresa la vendita di ricambi e componenti plurimarche. Per il Comune di Terni – proseguono – ciò può portare a disgregazione e disomogeneità del servizio, che disincentiverà l’utilizzo del trasporto pubblico locale; il Comune aveva più volte manifestato la volontà di porre alla Regione questioni legate alle criticità evidenziate». Da qui la richiesta al sindaco Stefano Bandecchi e alla giunta di «conoscere le intenzioni della giunta comunale in merito alle problematiche sollevate in premessa; di sapere se condivide o meno l’iter intrapreso dalla Regione Umbria; di sapere se intende valutare la necessità di istituire un tavolo locale di concertazione che veda il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali interessate, al fine di interloquire con la Regione sulla relazione di affidamento dei servizi Tpl e di sapere come ritiene di gestire eventuali inadempienze e/o gravi conseguenze che, in caso di conferma della relazione di affidamento dei servizi di trasporto possano riguardare il Comune di Terni».
Tpl Umbria, c’è la gara con i quattro lotti: valore totale 749 milioni di euro