Treofan: «Impianti di Battipaglia a Terni»

Lunedì parte il trasferimento dalla sede dismessa, sconosciuta la destinazione. I sindacati: «Mise convochi la proprietà»

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È imminente lo spostamento dei macchinari dallo stabilimento Treofan di Battipaglia, passato alla Jcoplastic, e così Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil sollecitano il ministero dello sviluppo economico ad organizzare un incontro in videoconfernza «urgentissimo», prima che l’azienda «porti a compimento il progetto di dismissione degli impianti mettendo a serio rischio la tenuta della produzione Treofan nel nostro Paese». Come già chiesto dalle segreterie territoriali e dalla rsu, per le tre organizzazioni sindacali è necessario che «gli impianti/macchinari Treofan Italy restino in Italia e negli stabilimenti Treofan, questo è fondamentale per rendere il sito di Terni (unico sito attivo in Italia) competitivo».

TREOFAN TERNI: «SITUAZIONE NON SOSTENIBILE A LUNGO»

Rassicurazioni rimaste a vuoto

Tale richiesta era già stata avanzata anche verbalmente all’amministratore delegato Manfred Kauffman il 20 febbraio scorso, in occasione della firma dell’accordo avvenuto sempre presso il Mise per la cessione dello stabilimento di Battipaglia, registrando la sua disponibilità ad un confronto preventivo sulla allocazione dei macchinari dello stabilimento di Battipaglia in funzione di un piano di mantenimento delle produzioni complessive in Italia, che l’azienda stava valutando. «Il diffondersi della pandemia di queste ultime settimane ha prodotto ritardi nel confronto – scrivono Filctem, Femca e Uiltec -, ma a quanto sembra alcuni processi di trasferimento degli impianti ci risulta debbano iniziare lunedi 6 aprile, senza avere alcuna informazione sulla destinazione degli stessi. Tutto ciò a noi appare gravissimo, in quanto potrebbe esistere il rischio che gli impianti possano essere addirittura essere trasferiti fuori dal nostro Paese».

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