Treofan: «A Terni rafforzare la filiera del tabacco»

Sindacati nazionali in pressing sull’azienda: «Insoddisfatti delle proposte sugli impianti, no ad iniziative unilaterali»

Condividi questo articolo su

«Gli impianti produttivi acquistati con i benefici dei sovvenzionamenti pubblici statali debbono rimanere ed eventualmente essere riallocati comunque all’interno del nostro Paese»: lo hanno detto forte e chiaro le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil durante la conference call di giovedì con il vice capo di gabinetto del Mise, Giorgio Sorial, e l’ad di Treofan, Manfred Kauffmann. Al centro del confronto, come noto, il ruolo dello stabilimento di Terni, dopo la cessazione di attività del sito di Battipaglia, i cui impianti devono essere ricollocati.

L’ipotesi finanziamenti regionali

La proposta avanzata dalle organizzazioni sindacali è stata che le taglierine e il rigranulatore di Battipaglia siano trasferiti nello stabilimento di Terni «per aumentarne l’efficienza e la produttività, ma anche per rafforzare il suo ruolo nell’ambito della filiera del tabacco, viste anche le proposte della Regione Umbria per finanziare questo progetto». «Rispetto a questo si potrebbe vedere un accordo finalizzato alla crescita di questa filiera» spiegano i sindacati. Lo stesso Kauffmann si è detto interessato dichiarando che «non appena la situazione sanitaria lo permetterà sarà sua intenzione incontrare i responsabili regionali e le organizzazioni sindacali erritoriali».

Le promesse di Kauffmann

Il manager ha spiegato – riferiscono sempre Filctem, Femca e Uiltec – che «lo stabilimento di Terni nell’ambito del network delle cinque unità produttive del gruppo Treofan /Jindal è ritenuto strategico per le sue attività, il principale obiettivo sarà quello di aumentarne la produttività e l’efficienza». A tal proposito è stato dichiarato che sono state spostate da Brindisi a Terni 300-500 tonnellate di produzione, e che per il momento la decisione presa attualmente è quella di spostare sullo stabilimento di Terni una sola taglierina sita a Battipaglia. Mentre per la rigranulatrice al momento non è stata presa nessuna decisione.

Se ne riparla a maggio

«Al termine della discussione anche con il supporto del Mise – dicono le tre organizzazioni – abbiamo espresso la nostra insoddisfazione alle proposte avanzate ed abbiamo richiesto un ulteriore revisione del piano industriale per un rafforzamento del sito di Terni con lo spostamento dell’altra taglierina e del rigranulatore, permettendo nel concreto una stabilizzazione delle attività produttive e dei livelli occupazionali con una maggiore efficienza e produttività. In conclusione, abbiamo richiesto di non intraprendere iniziative unilaterali e di riprogrammare un nuovo incontro a partire dalla già dalla prima settimana di maggio».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli