Avevano dichiarato di essere residenti a Norcia, mentre in realtà erano soliti trascorrere appena qualche giorno all’anno nella città di San Benedetto, per intascarsi i contributi messi a disposizione per chi, con l’abitazione resa inagibile dal terremoto, si è dovuto trovare un alloggio alternativo.
La truffa A scoprire la truffa è stata la Guardia di Finanza che ha denunciato tre soggetti per i reati di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, induzione in errore di pubblico ufficiale in atti pubblici e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Mentre nell’ultimo anno, chi non ha più una casa, ha dovuto fare i conti con i ritardi nell’elargizione dei contributi o è finito a vivere in un albergo a più di cento chilometri di distanza dalla propria casa, i tre soggetti denunciati hanno indebitamente percepito i primi acconti dei contributi per l’autonoma sistemazione dichiarando il falso.
I contributi Approfittando dello stato di emergenza dichiarato a seguito della prima scossa del sisma del 24 agosto 2016, i tre, due pensionati e un giovane, avevano sottoscritto di risiedere stabilmente a Norcia, mantenendo formalmente anche la residenza, ma in realtà ci trascorrevano solo qualche giorno di villeggiatura nei mesi più caldi o in occasione delle festività , quando andavano a trovare i parenti effettivamente residenti nelle zone colpite dal sisma.
Le indagini Le Fiamme gialle della Compagnia di Spoleto, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito indagini, raccogliendo anche le testimonianze dei presunti vicini di casa.Sulla base dei relativi esiti, i tre sono stati denunciati e saranno segnalati anche alla Procura regionale presso la Corte dei Conti di Perugia per il danno erariale cagionato al Comune per le somme fraudolentemente percepite