Umbria, i trasporti hanno il loro piano

La giunta regionale lo ha adottato: ora la parola passa al consiglio

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La giunta regionale dell’Umbria ha adottato in via definitiva la proposta di piano regionale dei trasporti e del piano di bacino unico regionale: «Il nuovo piano – dice l’assessore Giuseppe Chianella – punta ad integrare l’Umbria nelle reti nazionale ed europea, rafforzando il suo ruolo di cerniera, e soprattutto a garantire una mobilità sempre più sostenibile ed adeguata alle esigenze dei territori».

L’iter Il piano, che dovrà essere sottoposto all’approvazione del consiglio, avrà validità di dieci anni con start-up quadriennale e periodi di revisione e monitoraggio triennali. «Si articola – spiega l’assessore – incrociando le tre dimensioni territoriali euro-nazionale, trans-regionale e regionale. Sono tre gli ambiti di intervento previsti: l’integrazione dell’Umbria nel sistema delle reti europee e nazionali per il trasporto di passeggeri e merci, il consolidamento del ruolo dell’Umbria di cerniera e di promotrice di integrazioni interregionali tra i territori dell’Italia centrale e la messa a punto di un sistema multimodale che garantisca adeguati e sostenibili livelli di mobilità supportando la coesione interna e il riequilibrio territoriale».

L’integrazione Secondo Chianella, poi, «il nuovo piano introduce una grande novità, puntando ad una forte integrazione tra i trasporti su ferro, gomma e lacuali attraverso postazioni in cui sarà possibile l’interscambio. La cosiddetta ‘rottura di carico’, quindi il passaggio da un sistema di trasporto ad un altro per raggiungere in tempi più brevi la destinazione producendo anche economie per la produzione di servizi, sarà una condizione necessaria per realizzare questa integrazione». Puntando a «non penalizzare territori rispetto ad altri, ma favorire la coesione territoriale e l’inclusione sociale, con un’offerta di trasporto che tenga conto sia delle risorse limitate, sia dell’obiettivo primario di contrastare lo spopolamento di aree ‘marginali’».

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