L’Umbria è invasa dai turisti. Un’invasione di quelle pacifiche, belle, che fanno piacere dove la regione mette in mostra tutte le sue bellezze e rapisce gli occhi e il cuore degli italiani e non solo. Il turismo oggi diventa una delle voci trainanti dell’economia del Cuore Verde che ha superato i valori pre Covid. Il cinquecentenario della morte del Perugino, la festa dei Ceri, l’evento del Capodanno Rai per due anni consecutivi e tanti eventi di grande interesse tra concerti e cultura. Si potrebbe andare avanti per ore a elencare i motivi che portano così tanta gente in Umbria. L’assessore regionale al Turismo Paolo Agabiti su Facebook ha diffuso i dati relativi al primo quadrimestre del 2024. Un importante traguardo che vede aumentare rispetto al 2022 del 38,8% gli arrivi e del 35,6% le presenze. Andando indietro di un altro anno, l’incremento è davvero enorme: +590% di visite e +390% di presenze. Si è tornati ai valori pre-Covid, aumentando anche quelli del 2019: +2% degli arrivi e +7,09% delle presenze. Ultimo dato da considerare è quello dell’origine del flusso turistico: più dall’estero, con un aumento del 72,07% degli arrivi e del 57,04% delle presenze degli stranieri, che dall’Italia, con un +32,05% sugli arrivi e +30,01% sulle presenze. L’anno della svolta? Agabiti è certa: «Un trend da consolidare e rilanciare. Intanto va ringraziato l’impegno di tutte le persone che hanno lavorato per la Regione per sostenere il brand Umbria».