Umbria, l’omofobia continua a dividere

La proposta di legge regionale e l’ira dei cattolici. Il consigliere De Vincenzi su Facebook: «Chiederemo conto dei danni che provocherà anche nelle scuole»

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Anche l’Umbria ci prova. Con quattro voti a favore, quelli della maggioranza, due contrari – i consiglieri De Vincenzi e Squarta – e l’astensione del Movimento 5 Stelle, la terza commissione in consiglio regionale ha dato il via libera alla proposta di legge contro l’omofobia che ora dovrà essere approvata in aula.

La proposta di legge Istruzione, formazione, integrazione, in una parola, cultura. Con queste armi la proposta di legge vuole contrastare l’omofobia, cercando di garantire anche l’assistenza sanitaria alle persone che non risultano nello stato di famiglia del malato, potenziare i centri anti violenza e creare un osservatorio regionale che monitori i comportamenti in collaborazione anche con il Corecom, per monitorare costantemente l’attuazione della legge.

Principi Con identità di genere, si legge nel testo che sarà proposto all’attenzione dell’aula di palazzo Cesaroni, si intende «la percezione che una persone ha di sé anche se non corrispondente al proprio sesso biologico», mentre per orientamento sessuale si vuole indicare l’attrazione affettiva e sessuale nei confronti di persone dello stesso sesso, di sesso opposto o di entrambi i sessi.

Contrari Ad illustrare l’atto in aula sarà il presidente della commissione Solinas, mentre per la minoranza, ad esporre le ragioni del no, sarà il consigliere De Vincenzi che, su Facebook, non ha mancato di sottolineare il proprio disappunto per la proposta di legge. «Credo proprio che sia ora di scendere in piazza per dire basta allo scempio istituzionale e sociale operato con leggi scriteriate e non curanti né del sentire popolare né del bene comune». Per il consigliere di area cattolica, l’introduzione del principio dell’identità di genere fa s’ che si introduca a tutti gli effetti la teoria gender «che consta della scelta psichica e, per quanto possibile, comportamentale del sesso ma crea tutta una serie di contrasti e inevitabili conflittualità normative e di vita quotidiana nella nostra società. Di questo chiederemo conto alla Corte dei conti dei soldi spesi per approvare questa legge e dei danni che provocherà a livello istituzionale» scrive ancora il consigliere ricordando al partito democratico che i veri problemi della regione sono altri.

Responsabilità «Ci faremo due risate – prosegue la nota – quando un uomo che, sentendosi donna, farà ricorso alla consigliera di parità per chiedere di non essere discriminato. Come farà la Consigliera ad applicare una legge che si riferisce biologicamente al sesso maschile e femminile? E non parliamo di ciò che potrà accadere nelle scuole!». Soddisfatto, invece, si è detto il presidente Solinas per «un grande risultato che pone la regione Umbria allo stesso livello di altre regioni avanzate e progressiste, nel rispetto di una categoria sociale che non può essere discriminata in alcun modo».

Il commento di Leonelli «L’approvazione, ieri in III Commissione consiliare, del pacchetto di norme contro l’omofobia rappresenta un primo passo verso il varo di una legge regionale di contrasto alla discriminazione e di riconoscimento di alcuni diritti civili che il Partito democratico si è impegnato a portare avanti fin dall’inizio di questa legislatura» è stato invece il commento del segretario Pd Giacomo Leonelli, sottolineando che «a poche settimane dall’approvazione della legge sulle unioni civili e quando è ancora fresco nella memoria il tragico attentato di Orlando, anche dall’Umbria arriva un segnale importante di attenzione verso chi troppo spesso è vittima di una sub-cultura della discriminazione che deve finalmente essere combattuta e superata».

Pride Village E intanto per il prossimo week è in programma a Perugia, in borgo XX giugno e ai giardini del Frontone, il Pride Village 2016 che torna in città con lo slogan ‘Nessuno escluso’. Un appuntamento di tre giorni, dal 24 al 26 giugno, all’insegna delle differenze e dell’inclusività di tutte le persone. Organizzato da Omphalos Arcigay e Arcilesbica e con l’adesione di tante altre associazioni, la tre giorni in programma prevede l’intervento di ospiti, incontri, musica e momenti di riflessione per parlare di diritti e lottare contro la discriminazione sessuale.

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