Umbria, malattie infettive: «Aumentare prevenzione anziani»

Per i sindacati dei pensionati, «quest’anno sarà fondamentale una campagna di vaccinazione antinfluenzale»

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«Operare tempestivamente per rafforzare e implementare i programmi di prevenzione delle malattie infettive, in particolare promuovendo una diffusa campagna di vaccinazioni anti-influenzali anche attraverso lo strumento della chiamata attiva». È quanto chiedono in una lettera inviata all’assessore alla sanità della Regione Umbria, Luca Coletto, ai direttori generali delle Usl Umbria 1 e 2, ai sindaci di tutti i Comuni della regione, i segretari generali dei sindacati dei pensionati dell’Umbria, Maria Rita Paggio (Spi Cgil), Giorgio Menghini (Fnp Cisl) e Francesco Ciurnella (Uilp Uil). «Larga parte della comunità scientifica – scrivono i segretari – non esclude il rischio, nel prossimo autunno-inverno, di una co-circolazione dei virus influenzali stagionali e Sars-Cov-2. Risulta, pertanto, del tutto evidente la grande importanza della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2020/2021 al fine di evitare il diffondersi di focolai di contagio e aiutare a semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra covid-19 e influenza». Secondo i sindacati, inoltre, elevando ed estendendo il grado di coperture vaccinale contro l’influenza si riducono le complicanze nei soggetti a rischio di tutte le età e la pressione sulle strutture ospedaliere e la stessa eventualità che si generino e si diffondano fenomeni di psicosi da contagio con accessi ricorrenti e immotivati al pronto soccorso.

La campagna antinfluenzale

Per questo, Paggio, Menghini e Ciurnella chiedono alla Regione e alle aziende sanitarie territoriali di fare proprie le ‘raccomandazioni’ del ministero della salute, pubblicate a inizio giugno, per la prossima campagna antinfluenzale, che spaziano dalla possibilità di offrire gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale anche nella fascia di età 60-64 anni, alla indicazione di anticipare la campagna di immunizzazione antinfluenzale a inizio ottobre, alla necessità di promuovere e incentivare ulteriormente il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta e di incrementare notevolmente le performance effettive della copertura vaccinale per tutte le categorie cui è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente. «Come insegna la drammatica esperienza della emergenza sanitaria pandemica – concludono i tre segretari dei pensionati umbri – nelle more di una auspicabile iniziativa legislativa che la renda obbligatoria, vanno attivate da parte dell’assessorato alla Sanità e delle aziende sanitarie tutte le iniziative volte a promuovere fortemente la vaccinazione antinfluenzale di tutti gli operatori sanitari e socio sanitari che operano a contatto con i pazienti, e gli anziani istituzionalizzati in strutture residenziali e di lungo degenza. Infine chiediamo ai sindaci, prima autorità sanitaria sul territorio, di sostenere e verificare l’attuazione di una diffusa campagna vaccinale a tutela della salute dei propri cittadini».

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