Perugia, restano chiusi nidi e scuole d’infanzia

Alla luce delle condizioni epidemiologiche critiche nella città (2065 positivi), ha deciso di non riaprire le strutture socio educative per l’infanzia e assumere un provvedimento volto a tutelare la salute delle comunità

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A seguito del decreto del Tar dell’Umbria che sospende l’ordinanza regionale di chiusura di nidi e infanzia, l’amministrazione comunale di Perugia ha annunciato che «alla luce delle condizioni epidemiologiche critiche nella città, ha deciso di non riaprire le strutture socio educative per l’infanzia e assumere un provvedimento volto a tutelare la salute delle comunità». 

Questi dati non consentono la riapertura

«Le ragioni alla base della non riapertura che verranno enunciate in un’ordinanza sindacale in fase di elaborazione – è scritto in una nota del Comune di Perugia – confermano che allo stato attuale non ci sono le condizioni sanitarie e di sicurezza tali da consentire la riapertura delle strutture».

Contagi in crescita nella fascia d’età più bassa

I dati Covid diramati dalla Regione Umbria, vedono un totale di 2065 positivi al Covid nel territorio comunale di Perugia. Nella fascia di età compresa tra 0 e 5 anni è stata riscontrata un’incidenza di 356,20 casi per 100 mila abitanti con un incremento di contagi in repentina crescita nella fascia 6-10 anni (509,19).

«Tutelare la salute»

«L’amministrazione comunale, pur consapevole dei disagi per le famiglie recati dalla chiusura dei servizi educativi fino al 21 febbraio, ritiene necessaria l’adozione del provvedimento, vista anche la recrudescenza del virus e ritiene opportuno, anzitutto tutelare la salute pubblica della cittadinanza».

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