Umbria, Piani triennali delle Aziende sanitarie

Per la Usl1 «è il primo Piano unico completo»; mentre per la Usl 2 «è indispensabile una rimodulazione del Piano che tenga conto della situazione post sisma»

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I Piani triennali del patrimonio 2016–2018 sono stati al centro dell’audizione con i vertici delle Aziende sanitarie regionali in Prima Commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria. Per la Usl Umbria 1 erano presenti il direttore generale, Andrea Casciari, e il dirigente del patrimonio, Stefano Bernicchi. Per la Usl Umbria 2 sono intervenuti il direttore generale Imolo Fiaschini, il dirigente amministrativo, Enrico Martelli, e la dirigente del patrimonio Maria Luisa Morina.

La Usl Umbria 1 Nel corso dell’audizione i vertici dell’Usl Umbria 1 hanno spiegato che il «Piano triennale 2016-2018 è il primo piano unico completo, veramente figlio dell’unione tra le ex Asl 1 e ex Asl 2, con un patrimonio che si sviluppa su 38 comuni. Mettere insieme il patrimonio non è stato semplice, visto che è stimato intorno ai 190 milioni di euro». La Usl 1 ha attualmente «circa 18 punti di erogazione di servizi sanitari. Ogni nostra attività di compravendita è autorizzata dalla Regione. Abbiamo in essere una serie di piani di valorizzazione: i principali a Gubbio e a Gualdo Tadino. A breve ci saranno bandi a evidenza pubblica per la vendita di parecchi terreni, sopratutto nel territorio di Gubbio». Nonostante la crisi del mercato immobiliare «qualcosa si è mosso: abbiamo venduto circa 900 mila euro di terreni, di cui 300 mila solo nel 2016. A Monteluce c’è un contratto preliminare per l’acquisto, per circa 4 milioni di euro, di uno stabile per la ‘Casa della salute’ di Perugia. Di rilevante, poi, c’è l’acquisto di Bastia Umbra per circa 3 milioni di euro di una struttura che ora abbiamo in locazione».

La Usl Umbria 2 I vertici della Usl 2 hanno sottolineato come «l’attività di risistemazione di tutto il patrimonio va avanti da quattro anni, ma il processo di trasferimento dai comuni non si è ancora completato. Questo Piano, però, non tiene conto delle problematiche seguite al terremoto dell’ottobre scorso, che ha interessato molte nostre strutture. Per questo è indispensabile una rimodulazione del Piano che tenga conto della situazione post sisma». L’ospedale di Norcia «è stato dichiarato inagibile dopo la scossa del 26 ottobre. Da quel momento siamo riusciti a mantenere un punto di primo soccorso e un paio di posti di osservazione breve. In più c’è il 118 e abbiamo rielaborato l’attività specialistica ambulatoriale». La medicina generale «ora si trova nei nuovi container della Croce Rossa che ci consente turnazioni normali. Pensiamo che con la ricostruzione dell’ospedale riusciremo a sistemarlo meglio di prima, con una chirurgia ambulatoriale e degenza medica. L’Rsa che è a Cascia verrà spostata nell’ospedale di Norcia. Punteremo molto sulla telemedicina. A Cascia la situazione post terremoto è simile. In futuro potenzieremo l’aspetto riabilitativo, ma non possiamo attendere i tempi della ricostruzione senza dare continuità alla riabilitazione, altrimenti rischiamo di perderla». In questo momento a Cascia «i medici di medicina generale hanno gli ambulatori agibili. A Spoleto il problema è che la chiesa accanto alla Tac e alla risonanza è stata dichiarata inagibile: il servizio è sospeso da una decina di giorni. Stiamo cercando di gestire le liste attesa con Foligno e con i centri convenzionati. Speriamo di ripristinare il servizio a breve. L’ospedale di Spoleto è interessato ad una risistemazione di tutti gli spazi del pronto soccorso e del servizio trasfusionale. I reparti hanno retto alle scosse».

Le Aziende ospedaliere Il presidente Smacchi ha spiegato che «la Prima Commissione sta cercando di capire come sono stati strutturati i piani triennali delle Usl umbre. Per questo, lunedì prossimo ascolteremo in audizione il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, Maurizio Dal Maso, e il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Emilio Duca. Subito dopo, prima di presentare i piani triennali all’Aula, ci confronteremo con l’assessore Luca Barberini».

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