Saldi dal 5 gennaio: «Ci rimetteranno i piccoli negozianti»

Daniele Stellati, Confesercenti Terni: «La Regione ha deciso che avranno il carbone quest’anno. Partenza immediata conviene solo ai franchising»

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di Daniele Stellati
Direttore di Confesercenti Terni

Daniele Stellati

La Regione Umbria ha deciso che, oltre il Covid, i negozianti avranno anche il carbone quest’anno. La contingentazione degli ingressi e la politiche di cambio merce dei regali natalizi estese fino 31 gennaio già sarebbero state sufficienti per accogliere la proposta della Confesercenti – fatta a livello nazionale già ad inizio novembre – di posticipare l’inizio dei saldi invernali 2021 alla prima settimana di febbraio e precisamente al 6 febbraio 2021.

Se aggiungiamo le previsioni aggiornate di possibile lockdown natalizio, la decisione annunciata dall’assessore Fioroni ha provocato un effetto di attesa nei consumatori che, mentre sono chiusi in casa, aspetteranno qualche giorno per acquistare a prezzi ribassati in vista anche della prevista riapertura delle scuole per il 7 gennaio e della ripresa del lavoro in ufficio. 

Tanto vale regalare buoni acquisto come se fossero azioni al rialzo alla riapertura del mercato, per fare una cruda comparazione con il settore finanziario. Dobbiamo vincere il virus anche aiutando economicamente i nostri commercianti che tengono aperti i loro negozi e non devono sentirsi abbandonati a sé stessi.

L’emergenza sanitaria non deve assolutamente trasformarsi in catastrofe economica per alcune categorie di imprenditori. Solo i franchising che hanno vendita e grandi catene commerciali hanno convenienza alla partenza immediata dei saldi. Saranno come solito i piccoli negozianti a rimetterci.

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