Valanga di irregolarità: sospesa attività. Sequestrati 171 chili di prodotti scaduti

Norcia – Blitz dei carabinieri e sanzioni per oltre 15 mila euro: distruzione per carne e altro cibo. Nei guai l’amministratore dell’impresa

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Valanga di irregolarità riscontrate, sanzioni per oltre 15 mila euro e sospensione dell’attività imprenditoriale. Più il sequestro di 171 chili di carne e prodotti da forno senza tracciabilità e scaduti, con obbligo di distruzione a carico dell’amministratore unico: questo l’esito di un controllo dei carabinieri della Compagnia di Norcia nell’ambito della verifica dell’adempimento delle misure in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro. Denunciato l’amministratore unico.

Il blitz ed i problemi

L’intervento è dei carabinieri del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro) con la collaborazione del Nas di Perugia. Numerose le irregolarità emerse durante il controllo: l’amministratore «avrebbe omesso – spiega l’Arma – di designare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione munito di idoneo attestato;  avrebbe omesso la nomina del medico competente;  non avrebbe provveduto a consegnare ai lavoratori idonei dispositivi individuali di sicurezza;  non avrebbe provveduto a sottoporre a sorveglianza sanitaria due lavoratori;  avrebbe elaborato il documento di valutazione dei rischi privo di data certa;  avrebbe omesso di designare gli addetti alle situazioni di emergenza, antincendio e gestione delle emergenze, nonché di primo soccorso muniti di idonei attestati; per la presenza di locali adibiti a spogliatoio la cui capacità sarebbe insufficiente rispetto al numero dei dipendenti occupati, sprovvisti di un numero sufficiente di armadietti e non divisi per sesso». Per un totale di 13 mila euro di ammende.

Ulteriori sanzioni

Non è finita qui. I carabinieri hanno identificato dieci lavoratori regolarmente occupati ma sono scattate sanzioni – 3 mila euro – per la mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi. L’attività è stata sospesa fino al ripristino delle regolari condizioni di lavoro. In più il Nas si è attivato per una sanzione amministrativa da 2 mila euro per «l’inosservanza delle procedure sulla corretta prassi igienica degli alimenti». Un bel po’ di guai.

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