«Via del Campiglione resta una strada a rischio mortale»

Il contributo di Luigi Fressoia (Italia Nostra) sulla strada che collega Perugia ed Assisi attraverso Bastia Umbra

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Segnalazione da parte di Italia Nostra per rendere sicura la strada di Campiglione che collega Perugia ed Assisi, passando per Bastia Umbra: una zona ricca di alberghi, agriturismi, ristoranti, pizzerie e accessi alle abitazioni che però si presenta ancora come una strada di campagna – ancorché asfaltata – con due corsie strette, priva di marciapiedi, sentiero, banchina e, in diversi tratti, pure priva di illuminazione.

Riprendiamo il contributo condiviso da
Luigi Fressoia,
presidente di Italia Nostra

Riconoscete bene Assisi nello sfondo di queste foto.
Tre anni fa, ottobre 2018, una ragazza di 24 anni perdeva la vita investita da un’automobile mentre camminava insieme ad altri turisti lungo il ciglio di questa strada, del Campiglione, congiunzione storica tra Assisi e Perugia via Bastia Umbra; una strada da decenni ricca di alberghi, agriturismi, ristoranti, pizzerie e accessi alle abitazioni a latere.

Ma la strada del Campiglione, nonostante dia accesso alle molte attività predette, è incomprensibilmente rimasta la stradetta di campagna di cento anni fa, appena asfaltata, larga lo spazio di due corsie striminzite, priva di marciapiedi, di sentiero, di banchina apprezzabile e pure in lunghi tratti priva di illuminazione; percorrerla è un vero rischio mortale; l’incidente richiamato non è che l’ennesimo di lunga serie.

Italia Nostra vuole ricordare questa tragedia perché constata che, a distanza di oltre tre anni, nulla si è fatto nel frattempo. Molto erroneamente i giornali parlarono di “fatalità”; evidentemente anche le molte autorità preposte alle strade si rifugiano allegramente in questa presunta fatalità, ma tanto garrula inconsistenza amministrativa, tecnica e politica deve essere radicalmente contestata. Una nazione degna di questo nome impiegherebbe per dieci anni tutti i soldi dello Stato per metterebbe in sicurezza strade, edifici pubblici, acquedotti, corsi d’acqua. Poi fare opere nuove.

Invitiamo i sindaci di Assisi e di Bastia ad attivarsi per adeguare il Campiglione alla sua vera natura acquisita, strada di area periurbana, sia di servizio alle attività sia di attraversamento tra comuni. Invitiamo Provincia e Regione ad attivarsi, coordinarsi e al caso imporsi su comuni incoscienti.

Ricordiamo che tra le vittime di incidenti stradali parte importante è dovuta proprio a ciclisti, motociclisti e pedoni. Invitiamo nondimeno tutti i sindaci della regione e gli altri enti a fare altrettanto per centinaia di stradette già campestri che in tutti i comuni nei decenni hanno dato luogo a forti urbanizzazioni però sono rimaste assolutamente inadeguate.

A partire non di meno dal capoluogo Perugia, ove le strade a raggiera dal centro storico, il Bulagaio, via Eugubina, del Cimitero, di Casaglia, San Girolamo, di Piscille, Fonti Coperte, di San Galigano, di San Marco (e infinite altre sia in città che nelle frazioni), si prestano a questa critica gravissima di insicurezza e pericolo oltre che di disdoro.

È una pena doverlo scrivere.

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