Video – Conte chiude a Renzi: «Una crisi incomprensibile»

«I cittadini e noi stessi non ne capiamo il senso mentre siamo in piena pandemia». Annunciati nuovi ristori

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Comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte alla Camera dei Deputati sulla crisi di governo. Duro attacco a Matteo Renzi: non come quello – storico – a Salvini, che gli sedeva accanto sui banchi del governo. Ma comunque duro. È stato un breve passaggio rispetto ad un intervento molto più ampio in cui ha elencato quanto fatto finora e quanto si intende fare in futuro, nel caso in cui venga confermata la fiducia dalle camere: «Servono persone disponibili a continuare questo lavoro, a farsi costruttori di questa speranza». A Montecitorio, voto previsto in serata. Ma sarà decisivo, dal punto di vista numerico, soprattutto quello di martedì al Senato.

Applausi, buu e ironie

Al suo ingresso in aula, il presidente Conte è stato accolto con un applauso da M5S, Leu e Pd. Silenzio dai banchi di Italia Viva. Cori di scherno e ‘buu’ dalla Lega, che più volte lo hanno interrotto, in particolare quando ha sottolineato il coinvolgimento dell’aula da parte del governo e la sua volontà di rilanciare l’azione con l’aiuto di chi vorrà.

L’appello ai ‘responsabili’ e ‘costruttori’

Servizio e non potere

«Proprio nei momenti più critici del Paese dobbiamo trovare le ragioni più nobili e alte della politica, come servizio per i bisogni della comunità nazionale e non come logica di potere. Alla società che sta uscendo con difficoltà dalla pandemia non possiamo offrire risposte mediocri. Il governo deve essere all’altezza di questo compito».

Appoggio liquido

Infine l’appello alle forze europeiste, liberali, socialiste, a cui Conte chiede un appoggio «liquido, trasparente, che si fondi sulla convinta adesione a un progetto politico. A tutti coloro che hanno a cuore il destino dell’Italia, chiedo oggi: ‘Aiutateci’». Alla maggioranza chiede un patto di fine legislatura per concordare insieme le condizioni per andare avanti.

Lascerà l’Agricoltura

«Viste le nuove sfide che mi attendono e anche gli impegni internazionali, non intendo mantenere la delega all’agricoltura e intendo delegare anche persone di mia fiducia per i rapporti con i servizi di intelligence». Sono due dei temi che avevano provocato la reazione di Italia Viva. Una porta aperta ai renziani, che Conte implicitamente invita a tornare nel Pd. 

Le critiche a Renzi

«Le nostre energie dovrebbero essere tutte, sempre concentrate sulla crisi del paese. Così, agli occhi dei cittadini, appaiono dissipate in contributi polemici, spesso sterili, del tutto incomprensibili. Rischiamo così tutti di perdere contatto con la realtà. C’era davvero bisogno di aprire una crisi politica in questa fase? No».

Abbiamo passato mesi drammatici

«In questi mesi drammatici della pandemia da Covid questa maggioranza ha dimostrato grande responsabilità, raggiungendo convergenza di vedute, risolutezza di azione anche nei momenti più difficili. All’inizio di questa esperienza di governo, nel 2019, prefigurai un chiaro progetto politico per il Paese. Precisai che il programma non poteva risolversi in una mera elencazione di proposte eterogenee o una sterile sommatoria delle posizioni delle forze di maggioranza. Un’alleanza tra formazioni provenienti da storie, esperienze, culture di diversa estrazione e che in passato si erano confrontate con asprezza, poteva nascere solo su due discriminanti. Il convinto ancoraggio ai valori costituzionali e la solida vocazione europeista del Paese».

La nota dei partiti di centrodestra

«Il centrodestra ha ribadito la sua compattezza in vista delle comunicazioni del presidente del consiglio Giuseppe Conte e del voto alla Camera dei deputati. Le forze politiche presenteranno una risoluzione unitaria con la quale si sottolinea l’assoluta inadeguatezza del governo nell’affrontare sia gli effetti sanitari che gli effetti economici della pandemia. Durante il vertice è stato ribadito che un governo con una maggioranza risicata o inesistente non è ciò di cui ha bisogno l’Italia per affrontare le difficili sfide dei prossimi mesi». 

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