Stroncone, discarica a cielo aperto in zona Prati: scempio rifiuti

Video – Ecco cosa si è trovato di fronte un cittadino che era impegnato nell’area

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Uno ‘spettacolo’ indecoroso e di massimo degrado, purtroppo non l’unico segnalato in tempi recenti nel Ternano. L’ultima scoperta riguarda la strada che sale in direzione dei Prati di Stroncone: all’altezza di uno slargo – con sorgente – un cittadino si è trovato di fronte un bel po’ di rifiuti abbandonati, di fatto una discarica a cielo aperto in una zona boschiva. Uno scempio, l’ennesimo, che ci ricorda di come l’inciviltà e l’irresponsabilità possano danneggiare l’ambiente.

Il sindaco Malvetani: «Problema reale, auspico maggiore collaborazione dei cittadini»

«Il problema della zona della Lamata è un problema che l’amministrazione conosce bene», scrive il sindaco di Stroncone Giuseppe Malvetani. «Si tratta di una situazione che persiste da molti anni, ben prima del nostro insediamento e che nessuno si è preso la briga di risolvere (se non con un intervento parziale effettuato anni fa da un gruppo di volontari). Noi già da diversi mesi, di raccordo con il locale comando forestale e con la Protezione civile, oltre che con un gruppo di volontari, stiamo cercando di risolvere. Soluzione non facile, perché l’operazione di recupero è piuttosto complessa, trattandosi di un punto scosceso che necessita di calarsi in sicurezza con delle corde. L’operazione, rallentata dall’attuale situazione pandemica, è stata programmata per essere eseguita non appena l’emergenza sarà cessata. Più in generale il problema dell’abbandono dei rifiuti è sicuramente un problema molto serio che, con il tempo, rischia anche di aggravarsi, soprattutto per l’errato convincimento di alcuni cittadini che pensano di risparmiare sulla tassa rifiuti gettandoli nel verde. Dovrebbero capire che non è così. Non solo perché la loro tassa non diminuirà ma anche perché i costi di recupero e smaltimento vengono poi rispalmati sulle tariffe pagate da tutti i cittadini (loro compresi). Monitorare l’intero territorio non è facile, nonostante l’ausilio delle fototrappole e la collaborazione dei carabinieri forestali (monitoraggio che ha comunque consentito di elevare sanzioni per diverse migliaia di euro). Sarebbe auspicabile una ancor maggiore collaborazione da parte di tutti i cittadini, prime sentinelle del territorio, poiché il comportamento scorretto di alcuni (che poi costituisce anche un reato) rischia poi di gravare sulle tasche di tutti».

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