Maturità, studenti in piazza a Perugia: «Scritto? Atto di irresponsabilità»

Si sono ritrovato in piazza Partigiani venerdì mattina. Parla Giorgio Tropeoli, il coordinatore regionale dell’Unione degli studenti – Video

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Un anno fa, di questi tempi, protestavano perché volevano tornare in classe, sfiniti da lockdown e didattica a distanza. Chi apertamente chi a mezza bocca, dicevano pure che gli mancavano interrogazioni e prove scritte. Oggi gli studenti italiani sono di nuovo in piazza ma perché non vogliono la prova scritta all’esame di maturità. Venerdì mattina manifestazione a Perugia, sabato a Terni.

Il corteo da piazza Partigiani

Nel capoluogo umbro c’era l’Unione degli studenti: ritrovo  in piazza Partigiani, sede dello stazionamento dei bus, quindi luogo d’elezione per studenti e pendolari, poi su fino in centro. Obiettivo di striscioni e slogan: e novità introdotte dal governo per l’esame di Stato 2022: nel mirino l’inserimento della prova scritta. 

Irresponsabile reintrodurre gli scritti

Nel video, le immagini della manifestazione e le parole di Giorgio Tropeoli, coordinatore regionale degli studenti: «Reintrodurre gli scritti a sorpresa, senza avvisaglie, è un atto di irresponsabilità e dimostra lo scollamento fra studenti e ministero, chiediamo un confronto per strutturare insieme l’esame di maturità»

«Abbiamo fatto lezione nei corridoi…»

«Ci siamo trovati a fare lezione in corridoio, con 3-4 studenti per classe, veniamo da un periodo difficile –  rincara la dose una studentessa che arriva da Assisi – e introdurre nuove modalità di esame di Stato quando ormai siamo nel secondo quadrimestre non ci sembra un modo per aiutarci»

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