Ci sono i primi due indagati a piede libero per le violenze sessuali di gruppo compiute, nella notte fra martedì 18 e mercoledì 19 luglio, alla piscina comunale di Ponte San Giovanni (Perugia). Vittime una 19enne e una 24enne di Fabriano (Ancona). A riportare la notizia è il quotidiano ‘Il Messaggero‘ in un articolo a firma di Talita Frezzi. Le indagini condotte dalla procura perugina e dalla squadra Mobile della questura, avrebbero intanto portato alla luce i due presunti autori ‘materiali’ dello stupro sulla 19enne, ovvero un 20enne di Perugia ed un 23enne egiziano: il primo avrebbe trattenuto la ragazza, che era sotto l’effetto dell’alcol ed è risultata negativa alle droghe, mentre il secondo abusava ripetutamente di lei. L’altra amica sarebbe stata violentemente palpeggiata, invece, e l’impressione è che l’indagine sia ancora ad una fase iniziale rispetto all’individuazione delle eventuali altre responsabilità . Il gruppo con cui le due ragazze avevano raggiunto la struttura sportiva, dopo essere state ad una festa a Ponte Pattoli, era infatti ben più numeroso e fra i componenti – in larga pparte individuati grazie a testimonianze e chat – c’è chi avrebbe taciuto o messo in atto condotte tali da favorire la turpe violenza. In ogni caso la procura della Repubblica di Perugia ha nominato due consulenti, il medico legale Laura Panata e il ginecologo Giovanni Pomili, per eseguire quegli accertamenti non differibili né ripetibili, decisivi ai fini dell’indagine. Sotto la lente anche i telefoni degli indagati per alcune foto che sarebbero state scattate durante i drammatici momenti dello stupro.
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