L’obiettivo annuale era di circa 79 mila tonnellate di volume, il dato reale raggiunto nell’anno fiscale appena concluso sarebbe al di sotto di questa previsione di circa 7-8 mila: un andamento di mercato e produttivo tutt’altro che positivo al reparto tubificio dell’Ast di Terni, in merito al quale è stata svolta nel corso di un incontro che si è svolto mercoledì pomeriggio tra l’ad dell’acciaieria, Massimiliano Burelli, e le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb.
Le motivazioni
Secondo i dati dell’azienda la flessione sarebbe riconducibile esclusivamente ad una congiuntura globale del mercato di riferimento, mentre da parte delle organizzazioni sindacali è stato sottolineato che la situazione è legata anche a scelte commerciali e organizzative «non condivisibili che da parte nostra – scrivono le sei sigle in una nota – già in passato abbiamo più volte segnalato, criticato e mai condiviso». «I report delle vendite complessive (di tutti i produttori) del tubo marmitta in nostro possesso – continuano -, se preso di riferimento il dato delle immatricolazioni nel mercato europeo è in flessione solo nel mese di settembre e segna positività nei mesi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli impegni presi da parte aziendale nel triennio 2016-19, dove il tubificio doveva avere una crescita con obiettivi importanti e significativi, oggi purtroppo vengono disattesi».
I timori e gli auspici
Le organizzazioni sindacali si dicono quindi «profondamente preoccupate per i volumi previsti di spedizione per i prossimi tre mesi, con lo spettro di avere un’azienda non reattiva verso gli utilizzatori finali». «Come sindacati – concludono – crediamo che una vera politica e strategia commerciale debba traguardare gli obiettivi più volte annunciati creando una struttura idonea ed adeguata per rispondere in maniera veloce e dinamica al mercato principalmente dell’automotive ma più in generale della filiera del tubo sia marmitta che strutturale. Auspichiamo, come più volte detto, che realmente agli annunci seguano i fatti che sono dirimenti per vincere le sfide future del mercato ai fini di consolidare e sviluppare le produzioni di Ast sulle quali continuiamo a pensare hanno, ad oggi, grandi margini e potenzialità di crescita».